alba a pierino

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lunedì 28 dicembre 2009

una bistecchiera per il mio piano cottura


Da un po' di tempo sto pensando ad una raccolta di ricette, che abbia come titolo/obiettivo "un pranzo in 15 minuti".
I 15 minuti sono il tempo di cottura del riso, o di una pasta artigianale.
Prima mi divertivo preparando antipasto, primo e secondo nel tempo che c'è dal momento di mettere l'acqua per la pasta sui fornelli, fino al momento di scolare la pasta stessa. Con la cucina di Pierino, o meglio, con il suo piano cottura ad induzione le cose sono cambiate.
Prima mettevo l'acqua per la pasta e poi iniziavo a fare il sugo, ne avevo il tempo. Adesso, visto che l'acqua va in ebollizione in meno di 2 minuti, il sugo lo devo iniziare a preparare prima, oppure devo cuocere un riso o una pasta che abbia una cottura di almeno 15 minuti.
Ma prima di iniziare con le ricette, mi soffermo a scrivere due parole sul piano ad induzione. Non so se tutti lo conoscono, non va confuso con il piano cottura elettrico, in quel caso sotto al piano di vetro ceramica ci sono delle resistenza elettriche che diventano incandescenti quando si accendono. Nel caso del piano ad induzione non vi è una sorgente di calore che riscalda al pentola, la pentola si autoriscalda per per effetto di un campo magnetico che si genera tra il piano ed il contatto con la pentola stessa

La tecnologia è l'applicazione domestica dei forni ad induzione.
Il forno a induzione è un apparecchiatura utilizzata in ambito industriale per la fusione dei metalli. Basa il proprio funzionamento sull'effetto Joule, cioè quel fenomeno per cui un conduttore attraversato da una corrente elettrica dissipa energia sotto forma di calore in quantità proporzionale all'intensità della corrente elettrica che lo attraversa.

Con il piano cottura a induzione i consumi energetici sono circa metà rispetto ad un tradizionale piano a gas metano, le emissioni atmosferiche dirette sono nulle. Consente sempre la cottura con coperchio grazie a 10 livelli di regolazione a temperatura costante termostatata. I due livelli più alti generano un calore molto più intenso di un normale fornello a gas, per cui si riducono notevolmente i tempi di riscaldamento delle vivande. Poi ha anche qualità non energetiche come il calore che viene perfettamente distribuito nel fondo delle pentole, la sicurezza blocco bambini, se la pentola non è presente o messa male non si accende, togliendo la pentola si spegne da solo, ha un timer che spegne automaticamente un fornello dimenticato acceso, il vetroceramica si scalda solo per il calore ceduto dalla pentola, il campo magnetico si esaurisce nel fondo della pentola, è una superficie perfettamente piana facile da pulire e non si incrosta in quanto non riscaldata direttamente. Concludendo si risparmia, non si inquina, è più comodo e più sicuro. Controindicazioni? Eccole: costa di più, occorrono pentole ferromagnetiche, ma ormai le batterie in vendita sono quasi tutte universali. Le pentole di rame o inaderenti non si scaldano, tuttavia queste ultime non servono più, il calore è ben regolato e distribuito.
E da oggi ho anche la bistecchiera.

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