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domenica 13 dicembre 2009

la casa ad emissioni zero


Su Il Tirreno di oggi hanno pubblicato un articolo sulla mia casa. Oggi Il Tirreno ha dedicato il giornale ai temi della conferenza sui cambiamenti climatici in corso di svolgimento a Copenaghen. Titolo principale sulla prima pagina, e poi la seconda e la terza pagina, interamente dedicate a "storie di ordinaria ecologia" toscane. C'è "l'impianto", il dissociatore molecolare (inceneritore di rifiuti) in corso di sperimentazione alla discarica di Peccioli. C'è "il comune" di San Romano in Garfagnana che ha fatto il suo piccolo piano energetico con idroelettrico, biomasse e cogenerazione. C'è "l'azienda", con i micro impianti eolici ad asse verticale della Pramac. C'è "l'intervista" al porf. Paolo Dario, docente di bioingegneria alla Scuola Sant'Anna di Pisa. E c'è "la casa" fatta senza mattoni e senza cemento, cento metri quadri ad emissioni zero, di Aurelio Cupelli.
L'articolo è molto veritiero, cioè riporta il vero, anche se il giornalista ha fatto un po' di confusione sul tema del fotovoltaico. Non è vero che avrei dovuto rinunciare agli elettrodomestici, per il problema della corrente continua degli accumulatori (si può sempre installare un inverter, ed il problema è risolto). Essere autonomi con l'energia elettrica è una cosa più complicata di quanto si creda. C'è soprattutto il problema dei consumi concentrati, ed altre cose ancora. Senza dimenticare che per produrre i circa 2.500 kWh annui che consumo ci vogliono circa 20 mq di pannelli solari.
Il tetto della mia casa ha un'esposizione poco corretta, tanto che i pannelli solari termici che ho installato, funzionano meno di 800 ore l'anno. Da aprile ad ottobre mi danno acqua calda a sufficienza, ma d'inverno il loro contributo è davvero modesto.
Presto vi racconterò la storia di questa casa..

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