alba a pierino

alba a pierino

domenica 31 agosto 2014

bianche presenze in vicolo dell'oro



A Firenze, a pochi passi da Ponte Vecchio, nell'esclusivo ambiente del Lungarno degli Acciaioli, si apre il Vicolo dell'Oro.


Ieri sera vi ci sono stata tirato da una installazione firmata dal designer Simone D'Auria, costituita da figure umane dal volto di animale arrampicate lungo un angolo di un palazzo, l'hotel Art Gallery, e inanimate, a simulare una conversazione sui marciapiedi.


Ci sono figure antropomorfe che volteggiando come acrobati sospesi tra i palazzi.


I volti sono di gallo, rinoceronte, civetta, e di molti altri animali. Come indica anche il cartello ch presenta la mostra, stanno a ricordare quella moda medicea di farsi rappresentare con sembianze animali come testimoniano la donnola o le tartarughe del Salone dei Cinquecento.


Questo mondo immaginario popolato da creature bianche con il corpo umano e il volto di animale vogliono ricordare le radici del passato fiorentino, quando i grandi uomini usavano raccontarsi al popolo attraverso emblemi seguiti da un motto che ne esaltava il valore e la virtù d'azione.
La tartaruga con vela rappresenta la prudenza di Cosimo I abbinata alla forza d'azione, il rinoceronte simboleggia la forza e la volontà di Alessandro de'Medici, la donnola l'astuzia di Francesco I.

venerdì 29 agosto 2014

il blog è ancora vivo


Come ormai di consuetudine, in questi cinque anni di blog, nei mesi estivi la pubblicazione dei post subisce un rallentamento, pur mantenendo la cadenza quotidiana.
Durante le vacanze il blog si ferma, perché, pur con il mio web-in-tasca, non riesco a pubblicare post della stessa qualità, e ricchezza d'immagini, come riesco a farlo con il mio computer di casa.
Riesco però a raccogliere appunti di viaggio, che, una volta a casa, pian piano rielaboro e arrochisco con le immagini.
Quest'anno ho avuto la fortuna e la possibilità di fare due distinti viaggi, intensi, ricchi di emozioni e di interessanti scoperte e conoscenze.
Poi il rallentamento si stan prolungando, perché il rientro al lavoro è particolarmente intenso.
Così quest'anno, per non prolungare troppo il silenzio, userò un nuovo modo di pubblicare sul blog.
Pur mantenendo la cadenza quotidiana, i miei cari lettori, si troveranno davanti ad una sorta di flashback stancamente cadenzato.
Riprenderò la pubblicazione quotidiana da oggi, ma andrò pian piano riempiendo le date dei giorni adesso rimasti indietro.
Vediamo un po' se funziona...


Comunque una coda è certa, il blog "vivereapierino" è ancora vivo.


Come questo pipistrello che questa notte è rimasto imprigionato tra zanzariera e finestre, e che, quasi cotto dal sole, io ed Agnese abbiamo liberato questo pomeriggio.


giovedì 7 agosto 2014

da Monaco di Baviera a Berlino



A Monaco di Baviera ci sono tre diverse linee del CitySightseeing. Una rossa che mostra la zona centrale e quella a sud-est, una azzurra che mostra il centro e la zona a nord-est, e una viola che che dal centro porta al Castello di Nymphenburg e all'Olimpia Park.
Il nostro treno per Berlino parte alle 13:15, quindi ne scegliamo uno, il viola.


E' una mattinata fresca e piovosa.



Il castello di Nymphenburg, che significa castello delle "Ninfe", è un palazzo in stile barocco. Il palazzo era la residenza estiva dei re di Baviera.
Il progetto del palazzo venne commissionato dalla coppia di principi elettori Ferdinando Maria di Baviera ed Enrichetta Adelaide di Savoia all'architetto italiano Agostino Barelli nel 1664, i
Con il trattato di Nymphenburg, concluso nel luglio 1741, Carlo Alberto si alleò con la Francia e la Spagna contro l'Austria.
Per lungo tempo, il palazzo fu la residenza estiva preferita dei sovrani di Baviera.
Oggi, Nymphenburg è aperto al pubblico, ma continua anche ad essere una casa e cancelleria per il capo della casa di Wittelsbach, attualmente Francesco duca di Baviera.
Il castello e il parco sono importanti fattori economici per la città. L'edificio principale da solo ha più di 300.000 visitatori l'anno.
I percorsi per il dressage, tra gli sport equestri delle olimpiadi del 1972, furono creati nel parco di Nymphenburg.




L'Olympiapark a Monaco di Baviera, Germania, è un parco olimpico costruito in occasione dei Giochi della XX Olimpiade. Si trova in una zona di Monaco chiamata "Oberwiesenfeld", "prato superiore", e continua ad essere utilizzato come luogo di avvenimenti culturali, sociali e religiosi.
Dopo che il Comitato Olimpico Internazionale aveva assegnato, nel 1966, le olimpiadi estive a Monaco di Baviera, venne redatto un progetto per una ristrutturazione urbana della zona di Oberwiesenfeld. Fino al 1939 l'area era stata usata come campo di aviazione.

Il progetto della copertura degli impianti sportivi per le Olimpiadi di Monaco del 1972 è una delle più importanti realizzazioni di Frei Otto. Si distingue, infatti, dagli altri suoi progetti per l'ampiezza dell'intervento, in quanto si estende per un'area di quasi 75.000 mq, e per la rilevanza che hanno nel panorama internazionale i Giochi Olimpici.
La struttura dell'architetto tedesco, oltre a creare una copertura per tutti i principali impianti, unifica sotto un unico tema l'area delle Olimpiadi. Una successione di piloni, tiranti e 'tende' in pannelli di vetro acrilico, che caratterizzano lo skyline della periferia di Monaco, confrontandosi direttamente con il paesaggio circostante dell'Olympiapark, in parte naturale ed in parte formato da colline artificiali. Tale copertura leggera ricopre la tribuna principale dello Stadio Olimpico, L'Olympic Hall e la Piscina Olimpica, nonché tutte le zone di servizio tra queste strutture, l'ingresso all'impianto dal villaggio olimpico ed alcuni spazi all'aperto.
A livello tecnologico la struttura è formata da una rete di cavi pre-tesi, sospesi tra piloni in acciaio e ponti di collegamento reticolari. Durante la realizzazione i cavi sono stati prima montati ai piedi dei piloni, e successivamente innalzati alla quota prevista. La rete venutasi a creare è poi stata ricoperta da pannelli in vetro acrilico, collegati tra loro ed ancorati con supporti-cuscinetto. Le coperture della Piscina Olimpica e dell'Olympic Hall hanno inoltre uno strato sottostante di isolante termico.




Alle 13:19 parte il nostro treno per Berlino, un ICE (interCityExpress), che in circa 7 ore, via Norimberga-Lipsia, percorrerà i circa 600 km che la separa dalla capitale capitale tedesca. che raggiungeremo intorno alle ore 20:00.



Lungo la ferrovia, tutti i paesi sono schermati da barriere assorbi rumore.






In prossimità di Berlino, la campana è particolarmente disseminata di generatori eolici.



Berlin Hauptbahnhof è la stazione centrale di Berlino. Inaugurata il 26 maggio 2006, è la più grande stazione ferroviaria d'intersezione su più livelli d'Europa.
È situata in posizione centrale nella città, sulla Stadtbahn, nel quartiere di Moabit, fra il porto fluviale detto Humboldthafen e il fiume Sprea, a breve distanza dal Reichstag.
Poco dopo la riunificazione della Germania gli urbanisti del senato berlinese affrontarono il problema del riassetto dei trasporti della città riunificata. In quell'occasione prese forma l'idea di una rete di trasporti "a fungo" che prevedeva una nuova, moderna stazione d'intersezione su più livelli.
Nel 1993 fu indetto il concorso per il progetto Lehrter Bahnhof, vinto poi dallo studio di architetti Gerkan, Marg e Partner di Amburgo.



Il progetto prevedeva la distribuzione del traffico ferroviario su cinque livelli. I livelli principali sono costituiti dalle due banchine di fianco alle quali scorrono i binari della S-Bahn, collocate su viadotto all'altezza di 10 m sopra il livello stradale, nonché da cinque banchine situate alla profondità di 15 m. I binari che raggiungono il Potsdamer Platz vengono incanalati nel cosiddetto Tiergartentunnel sotto il Reichstag e la Sprea, mentre a nord della stazione sono collegati con il Nordring.
Vennero previste anche stazioni per il Transrapid e per la progettata linea metropolitana U55 oggi in funzione.
Per seguire il tracciato della S-Bahn i viadotti sono in curva e, nel punto centrale, si allargano fino a 70 metri per poter ospitare i marciapiedi. Si è trattato di una sfida per i progettisti in quanto non ne esistono di simili.


Il salone principale della stazione è sormontato da una tettoia in vetro tubolare ad andamento curvilineo, delle dimensioni di ca. 85 x 120 metri, realizzata nel 2002. Nella superficie vetrata è incorporato un impianto fotovoltaico.


Sopra gli atri principali sono state costruite due strutture di acciaio, simili a ponti, che offrono una superficie di 44.000m² da adibire a uffici. I lavori sono stati iniziati nel 2005. I ponti d'acciaio sono stati prima costruiti in verticale e successivamente, in due weekend in luglio e agosto 2005, sono stati posizionati sopra il tetto della stazione con una tecnica assolutamente innovativa. I ponti, con un peso di 1250 t ciascuno, sono stati abbassati con un cavo a 6 m all'ora.


La stazione ha complessivamente 16 binari, 8 al livello superiore (di cui 6 serviti da marciapiede) ed 8 al livello interrato. Dei "superiori" 2 sono adibiti alle linee S-Bahn. Volendo contare anche i binari della linea 55 della U-Bahn, si arriva a un totale di 18.


Fra i futuri sviluppi è in previsione la presenza di 2 ulteriori piattaforme per il Maglev della progettata linea Berlino-Amsterdam. La struttura è coperta da una grande arcata in vetro, materiale la cui grande presenza contraddistingue la stazione per lo stile architettonico. Dei 5 livelli, intercollegati con scale, scale mobili e moderni ascensori di forma tubolare, su cui è composto il Hauptbahnhof, il quinto, il superiore, ed il primo, l'inferiore, ospitano i binari.



Gli altri 3 ospitano un gran numero di servizi come uffici, negozi e supermercati; ed al livello medio si trovano i 2 ingressi allo scalo, uno al lato della Sprea, nella Rachel Hirsch Straße, e l'altro sulla Invalidenstraße.


mercoledì 6 agosto 2014

da Verona a Monaco di Baviera in treno



Agnese, mia figlia, quest'anno ha chiesto di andare a visitare la Germania, e ha voluto scegliere un mezzo di trasporto un po' alternativo. Niente aereo come d'abitudine, ma il treno.


Questa mattina siamo partiti alle 9,04 dalla stazione di Verona Porta Nuova, con il treno EC 88 della Deutsche Bahn, le ferrovie statali tedesche.


I vagoni sono quelli dei nostri vecchi EuroCity, che non vediamo quasi più viaggiare, soppiantati dalle nostre frecce rosse e bianche.


Le ferrovia risale il corso dell'Adige, sfilando tra i vigneti che coprono ogni metro del fondo valle.


Rovereto, Trento, Mezzocorona, 
montagna a strapiombo 
sulle ghiaie delle sponde dell'Adige, 
coperte, ogni metro, 
di vigneti a pergola.
Poi la valle si allarga un po', 
i tetti cambiano di forma e colore, 
i meli sostituiscono le viti 
che si arrampicano sulle pendici.
Ti rendi conto 
che è cambiata anche la lingua.



 Ci avviciniamo al confine. A Fortezza senti già di essere in un altro paese.




Alla stazione del Brennero, il confine tra l'Austria e l'IItalia, la fermata è un po' più lunga.
Quando il treno riparte, ci accorgiamo che stiamo viaggiando dall'altra parte, a destra.


Arriviamo ad Innsbruck alle 12,30. Sul treno c'è un po' di ricambio di passeggeri.



Fuori dal paese notiamo aree in cui sembrano essere sorti dei piccoli villaggi di chalet per la villeggiatura domenicale in campagna.


Quando arriviamo a Jenbach, sul suo binario dedicato, sta facendo manovra il famoso trenino a vapore che da qui risale la vallata dello Ziller.
Questa stazione ferroviaria è molto particolare, perché presenta tre differenti scartamenti ferroviari. Lo scartamento normale delle ferrovie italiane ed austriache, 1.435 mm; lo scartamento da 1.000 mm, della cremagliera a vapore “Achenseebahn”; e quello da 760 mm, detto scartamento bosniaco del treno a vapore “Zillertalbahn”.
Il treno “Achenseebahn” è una delle più antiche cremagliere a vapore del mondo. L’imperatore Francesco Giuseppe d’Austria fece costruire questo treno che in 45 minuti percorre un percorso di 7 km tra Jenbach ed il lago Achen, superando un dislivello di 440 m dalla stazione di Jenbach mediante l'uso della cremagliera sistema Riggenbach. Alcuni punti di essa raggiungono una pendenza del 160 per mille.
Il trenino “Zillertalbahn” è un treno a vapore, la cui ferrovia è di proprietà privata, che dal 1902 viaggia con valvole fumanti e fischianti su 32 km tra Jenbach e Mayrhofen nella valle Zillertal, sempre Tirolo austriaco.


Presto entriamo in Baviera, ed attraversiamo una pianura leggermente ondulata, dove, di tanto in tanto, ai pascoli ed ai campi di mais, si alternano fitte boscaglie di abeti.


Alle 14,21, puntualissimo al minuto, il treno si ferma dentro la stazione principale di Monaco di Baviera, la Munchen Hbf.


La München Hauptbahnhof è la stazione ferroviaria centrale di Monaco di Baviera.
La stazione, la cui prima costruzione risale al 1847, subì gravi danni dai bombardamenti alleati nel 1945 ed il tetto dovette essere demolito nel 1949. Dal 1958 al 1960 la stazione è stata ricostruita integrando parti della vecchia stazione. La copertura della nuova stazione venne realizzata nel 1960, in stile contemporaneo, essenziale, e direi anche in economia, dalla Krupp e dei 32 binari, copre dal n. 11 al 26.



Monaco di Baviera è una città della Germania meridionale, capitale della Baviera. Situata sulle rive del fiume Isar. Dopo Berlino ed Amburgo è la terza città tedesca per numero di abitanti, con una popolazione di circa un milione e mezzo di abitanti.







In questo pomeriggio infrasettimanale, di un fresco inizio d'agosto, scopriamo una città che definirla multi etnica e multi culturale non so' se riesce e rendere l'idea che forse ancor di più risulta evidente dalle immagini che raccolgo.
Lungo le strade, nelle piazze, in giro per i negozi, si vedono persone di ogni parte del pianeta, ma soprattutto mi colpisce l'enorme presenza di arabi.





Monaco di Baviera fu molto danneggiata dai bombardamenti alleati durante la seconda guerra mondiale. Dopo la liberazione americana, il 30 maggio 1945, la città fu in gran parte ricostruita con un meticoloso lavoro tendente a restituire la stessa fisionomia a strade e palazzi rispetto alla situazione pre-bellica.




Marienplatz è il centro della città, intitolata alla Madonna, prende il nome dalla Mariensäule, la colonna barocca della Vergine che sorge in mezzo alla piazza. Chiudono la piazza importanti edifici: i celebri palazzi comunali di Monaco: il Neues Rathaus, il Municipio Nuovo; e l'Altes Rathaus, il Municipio Vecchio; e la barocca Chiesa di San Pietro.


Il Neues Rathaus è il Municipio Nuovo della città, si tratta di una grandiosa costruzione in stile neogotico che domina la centralissima Marienplatz, la piazza principale della città. 
Sulla torre civica si trova il celebre Rathaus-Glockenspiel, l'Orologio dotato del famoso carillon a figure animate, simbolo cittadino. 





La Frauenkirche, la Cattedrale di Nostra Signora, è una delle costruzioni più famose del centro città. E' famosa per le sue torri gemelle sovrastate da cupole ramate a forma di cipolla che caratterizza il profilo cittadino. Le torri della Frauenkirche, alte 99 metri, ma non la chiesa stessa, sopravvissero intatte alla guerra, ed oggi hanno oltre 400 anni.
All'interno c'è il monumento funebre di Ludovico il Bavaro. Il sarcofago dell'imperatore è circondato dalle statue di quattro cavalieri, rappresentanti la pace e la guerra.



Il folclore bavarese è ancora molto vissuto in città. Non solo la maggior parte dei camerieri dei locai del centro cittadino sono vestiti con gli abiti tradizionali, ma si trovano moltissimi negozi che hanno una sezione dedicata proprio ai costumi locali, con prezzi, spesso da alta boutique.





In serata usciamo prendendo il tram per andare a cena.


Quattro grandi viali reali, realizzati nel XIX secolo, permettono di collegare il centro cittadino con la periferia.
Il nostro tram percorre il Maximilianstraße, realizzato con forme neo-gotiche, inizia da Max-Joseph-Platz, dove si trovano la Residenz e il Teatro Nazionale e prosegue da ovest a est.



Il viale è contornato da edifici neogotici che ospitano, tra gli altri, il Münchner Kammerspiele, il museo di etnologia e il Palazzo del governo del distretto dell'Alta Baviera. Dopo aver attraversato il fiume Isar, il viale gira intorno al Maximilianeum, sede del parlamento bavarese. La parte occidentale della Maximilianstraße è conosciuta per i suoi negozi di design, boutique di lusso, negozi di gioielli e uno dei più importanti alberghi a cinque stelle di Monaco, l'Hotel Vier Jahreszeiten.