alba a pierino

alba a pierino

martedì 31 gennaio 2012

terzo giorno della merla, ecco la neve


Prevista, attesa, temuta, eccola, è arrivata il terzo giorno dei tre giorni della merla.
C'è una regola non scritta, perché in natura niente esiste di scritto, ma la tradizione dice che la tramontana soffia per un giorno, per tre o per una settimana.
Domenica la tramontana aveva iniziato a soffiare sul tardi, all'ora di pranzo. La notte si è appena affievolita, per riprendere insistente già di prima mattina, fino a tardi.
Stamani, all'alba tutto era immobile, e il cielo a preso a colorarsi di grigio.

Qui a Pierino, i primi fiocchi si sono visti volare all'ora di pranzo. Ma era pochi pochi, e subito sono scomparsi.
Mancavano pochi minuti alle 16,00 quando, camminando verso la capanna sono tornati a cedere i fiocchi di neve.
Ritornando verso casa, i fiocchi erano già copiosi.




In terra non attaccavano ancora, ma sul manto dei gattini sì.


lunedì 30 gennaio 2012

all'anteprima di Ridere Fino a Volare


Ieri sera, al Cinema Teatro Odeon di Firenze, c'è stata l'anteprima nazionale del film Ridere Fino a Volare.



Proprio quasi un anno esatto fa', girarono le scene degli attori comici decaduti, che vivevano in una baraccopoli allestita sotto il cavalcavia vicino a alla mia vecchia casa di San Miniato Basso.




Il cinema è pieno, sul palco Adamao Antonacci, regista e sceneggiatore del film. L'amico Alessandro Gelli e Jerry Potenza, protagonisti principali del film. E poi alcuni degli altri attori che hanno preso parte alle riprese.


E' una festa, sia dei ragazzi che hanno realizzato il film, che della città di San Miniato per intero, stasera in gran parte raccolta dentro questo cinema fiorentino. Sindaco compreso.



Dopo i festeggiamenti e i discorsi di rito si è fatto buio in sala, e sono partiti i titoli di testa.




Il film è piacevole. All'inizio mi ricorda le commedie portate sugli schermi, all'inizio degli anni '90 da Alessandro Benvenuti.
Penso ad "Ivo il tardivo", "Albergo Roma", ed altre.
I personaggi di Rosanna Susini e Gianni Giannini, tanto quotidiani quanto surreali, sembrano usciti proprio da una di quelle commedie.
Poi la storia si fa un po' più esile, che cerca sostegno da un montaggio veloce, serrato.
Nella seconda parte la storia, e con essa tutto il film, prende quota.
I due comici scoprono che in tutti quegli anni, avevano sbagliato pubblico.
Dopo aver provato a riproporre il proprio repertorio, sempre lo stesso da 10 anni, a chiunque, scoprono che il loro pubblico ideale sono i bambini. E con i bambini scoprono la forza e la necessità della poesia, capace di dare un senso alla vita di ognuno.



Bravi!
Tornerò a vedere il film al cinema Lami di Santa Croce sull'Arno, dove sarà in programmazione questo fine settimana.

domenica 29 gennaio 2012

il backstage del set del carnevale fotografico


Dopo il presepe fotografico, ecco il carnevale fotografico.
E noi, della patria del Pinocchio, eccoci subito pronti a raccontarlo a nostro modo.
Pinocchio, lanciato dagli amici del Carnevale dei Bambini di San Miniato Basso, è atterrato a Montebicchieri, dove il ciuchino Lucignolo (la Teresina del presepe) stava dietro a due Oche del paese.
E i bambini, guidati dalla Fata Turchina sul suo cavallo, accorsi sul posto,si sono messi a giocare con loro.


Ma veniamo alla cronaca della giornata:
Ore 8,15, Moriolo.
La ciuchina Teresa andava spedita difianco al suo padrone, ma fuori dal cancello, appena visto il furgone, ha subito piantato le zampe. Si comincia bene, ho pensato ...



Ciuco, paperi e cavallo, un po' come lupo, capra e cavoli.
Con il furgone già occupato da ciuchina e paperi, il cavallo ha detto di ripassare.
Così sono salito a Montebicchieri, dove ho lasciato in custodia a Francesco, che nel frattempo avevo tribolato un po' a parcheggiare l'auto, gli animali.
Pinocchio, da bravo bambino, si badava da solo.





Ritornato sul set, la Doly è stata curiosa, ma brava.




Adesso c'eravamo tutti.
Agnese si è vestita da fatina con l'aiuto di Irene, la nostra grafica, ed è stata fatta salire (scaraventata, dato che è infortunata ad una caviglia) sulla cavalla.





Io facevo muovere le oche sul set, mentre Francesco scattava immagini.




Fino a quando, soddisfatti, abbiamo smobilitato il set.


Come la storia del lupo, la capra ed il cavolo, anche per ciuca, oche e cavalla c'era la soluzione.
Prima la ciuca, poi la cavalla, che con la ciuca va d'accordo, e per ultime le oche. Che tanto la cavalla è già dentro, e non va più da nessuna parte.



La ciuchina è scesa al furgone da sola, e solo sulla rampa ha fatto un po' di storie, ma niente di ché.
La cavalla è salita da sola, ed io ho chiuso il furgone dicendo, a voce alta:
Oggi non ci hanno dato neanche tanta soddisfazione! —.
Mancavano però ancora le oche, ... e l'imponderabile non considerato.


Mi sono avvicinato alle oche, che, nel frattempo avevano familiarizzato con il posto, e si erano fatte più arzille.
Mi sono avvicinato per prenderne intanto una, e come le ho messe nell'angolo, una è volata via. E' volata sotto al parapetto, dentro il rudere di un vecchio fabbricato.





La prima che ho preso, scortato da Francesco, l'abbiamo caricata sul furgone.




L'oca volata dentro al rudere, quando ci ha visti avvicinarci è volata di nuovo, ancora più in basso, verso il bosco.
Qui ha preso una viottola, ed è sparita nel folto del bosco.
Per fortuna l'ho ritrovata in una radura poco sotto. Con Francesco e Fabio l'abbiamo accerchiata, e con un tuffo l'ho catturata.


Nonostante l'imponderabile, tutti salvi, per fortuna...

sabato 28 gennaio 2012

la spesa alla fattoria di Corazzano


Quando il mio orto con mi da abbastanza verdura, o perlomeno poco variegata, come in questo periodo, vado a fare la spesa alla Fattoria di Corazzano.


Lo faccio, in genere, il sabato mattina, quando, dopo aver lasciato la bimba a scuola, un po' di spesa alla Coop, e magari una puntata al mercato settimanale di Ponte a Egola per comprare qualche piantina da far crescere nel mio orto, mi metto in giro per le campagne di San Miniato per vedere cosa succede.
A Corazzano, ultimo lembo della Valdegola sanminiatese, termino spesso il mio giro, Pierino è vicina.


La bottega della fattoria è aperta tutti i giorni tranne la domenica, e ci si trovano solo i prodotti del campo raccolti in giornata.
Conosco poco la storia di questa "scommessa" imprenditoriale, e quello che conosco l'ho letto ed ascoltato un po' in giro.
Ma potrebbe essere anche una storia che, in realtà, si sta facendo sempre più comune.
Una coppia che viene dal nord, che ha girato il mondo, magari facendo lavori molto particolari e ben remunerati.
E poi, al culmine di tutto ciò, ecco una famiglia che cresce, e le domande sul futuro che sorgono.
Dove farli crescere? Con quali insegnamenti? ... esiste un mondo migliore?

I signori Carlo e Loredana, credo che abbiano pensato:
"Sì, se ce lo creiamo".
E questo hanno fatto.


Hanno comprato un casolare e ben 52 ettari di terreno, tra seminativo (in gran parte ottimo ed irrigabile) e bosco ceduo, vicino alla famosa pieve di San Giovanni Battista a Corazzano, già menzionata in un documento dell'892.
La fattoria segue il protocollo di coltivazione biologica.
Oggi coltivano ben 12 ettari di ortaggi, alternandoli, ogni anno, in rotazione, con i cereali.
Durante tutto l'anno coltivano più di 40 varietà di ortaggi, dai carciofi alle patate, dalle carote ai sedani, dalle insalate ai cavoli di ogni forma e tipo, e colorano in ogni stagione questo piccolo scorcio di valle.