alba a pierino

alba a pierino

sabato 31 marzo 2012

segnali di-scarica del Frantoio Parlante


Dire che stasera c'è stato lo spettacolo di chiusura della stagione teatrale del Frantoio Parlante, racconterei una cosa oggettiva, ma che mi sembrerebbe riduttiva.


E' vero, invece, e comunque, che stasera sono stati messi in scena due spettacoli, ciascuno frutto e conclusione di due laboratori di teatro, frutto del lavoro di ricerca teatrale condotta dagli amici di TerritorioTeatro.


Quello di Andrea Mancini, con gli otto ragazzi che hanno seguito il suo corso di recitazione per bambini, che accompagnando gli spettatori tra le stanze del Palazzo Del campana-Guazzesi, che ospita una Residenza Sanitaria Assistita per anziani, lungo il percorso della performance che li seguirà, hanno raccontato il mondo magico e sognato della Mucca Muta e del Lupo peloso del Peloponneso.


E quello di Lapo Ciari, con la strana comunità di personaggi, messi in scena ed interpretati dai giovani che seguono il suo laboratorio teatrale per adulti, che sembra tirare a campare, ciascuno a suo modo, ciascuno nel proprio rifugio, ciascuno alle prese col proprio passato di cui anche il presente sembra già farne parte.


La narrazione parte da una scena collettiva, di corpi abbandonati, che pian piano si animano.
Chi per propria volontà, per propri motivi, chi aiutato, esortato dalla solidarietà comune.
Per poi disperdersi negli angoli e negli anfratti del Palazzo/occasioni della vita.






Una vecchia macchina da scrivere, diventa lo strumento per una lettera racconto-testimonianza-terapia.


La sedia ed il tavolo di ambulatorio, diventano il rifugio dove visitare se stessi, e diagnosticarsi di essere tali.


Vecchi trucchi, lentamente applicati davanti ad una cornice senza specchio, non hanno bisogno dell'immagine riflessa, perché non serve più conoscere il risultato.


Un orto, un cappello, e una zappa che dopo aver coltivato i carciofi diventa un cavallo, in una fantasiosa cavalcata per difendere e diffondere i carciofi.


Il ballatoio di una scala, un uomo, Omero, che racconta la sua mirabile storia mischiandola all'inquietudine per la consapevolezza di non averla comunque vista.


Un atrio, musiche ritmate, ed un corpo femminile, con un'ampia gonna con pizzi neri, che la fa roteare.


Sul finale la scena torna collettiva, in una festa partecipata, con tanto di fuochi d’artificio.






In quelle fiamme scintillanti, c'è il messaggio dell'opera rappresentata.
Il segno che traccia (...) il confine tra ieri e domani.
“Che cos’è diventato il Mondo?”, sarà la domanda finale.
“Un conto alla rovescia verso il futuro”, la possibile risposta.

venerdì 30 marzo 2012

vi piacerebbe avere un orto così?


Ecco un'idea su cui vale la pena ragionare...

Orto del coordinamento delle Fattorie Didattiche di Cesena, oggi ad AgroFER 2012.

giovedì 29 marzo 2012

pellegrini di primavera


Fucecchio, 28 marzo 2012, ore 10,30.

Con i tepori di questa primavera eccezionale,
lungo la via Francigena,
assieme ai primi uccelli migratori,
si cominciano a vedere i primi pellegrini
migrare verso Roma.

mercoledì 28 marzo 2012

mercato a Fucecchio


Il mercoledì, a Fucecchio, c'è il mercato settimanale.
E' un mercato molto grande, e, soprattuto stamani con un sole da primavera inoltrata, sempre molto affollato.






Come sono cambiate le cose.
Come si è abbassato il livello di fiducia nella gente.





Giro i banchi con la mia macchina fotografica, e vedo che i più mi guardano con circospezione, qualcuno appare persino intimorito.
C'è chi mi chiede il motivo.
Un documentario.—, spiego.






Ma è più il fastidio che l'interesse.
Poi, a tutti, piace vedere le foto dei vecchi mercati del passato....





martedì 27 marzo 2012

la gattina ha partorito, in giardino!


Il 23 gennaio scorso, un gatto in amore miagolava per Pierino.
Era venuto a trovare Pallina, ed era riuscito ad accoppiarsi con lei.
Cercando sul web informazioni sulla gestazione ed il parto dei gatti, avevo scoperto che la loro gravidanza dura da 64 a 69 giorni, così, facendo due calcoli, ho pensato i gattini sarebbero potuti nascere attorno al 30 marzo.
Oggi, al 64 giorno dall'accoppiamento, Pallina ha partorito.
All'ora di pranzo ho notato che la gattina aveva Casimiro, ed tutti i suoi figli attorno.




Lei stava supina, nel giardino, sull'erba, tra il sole e l'ombra, coccolata soprattutto da Calzini, che, ad un certo punto, gli si era attaccato ai capezzoli.
La gatta aveva strane contrazioni dell'addome, e faceva delle fusa che si sentivano dalla finestra aperta.



Ad un certo punto si è messa in una particolare posizione, che poteva far pensare alla defecazione.
Abbiamo visto una forte contrazione dell'addome, e poi si è lasciata cadere di lato, ha alzato la zampa, e si vedeva benissimo la testa di un feto. Qualche altra contrazione ed il feto è uscito.





Gli altri gatti le stavano attorno, e le lei, incredibilmente stava partorendo alla luce del sole, davanti a noi.
La gatta si alternava a leccare quando il feto appena nato, quando se stessa, sotto.
Poi ha tolto e mangiato il cordone ombelicale.
Mentre continuava nella pulizia del piccolo gattino, che già aveva cominciato a muoversi sull'erba, è nato il secondo gattino.


Allo stesso modo del primo. Si è alzata, ha assunto la posizione fecale, e poi si è lasciata cadere di lato. Si è vista la testa, e poi le zampine uscire dal suo ventre.




Mentre puliva il secondo gattino, il primo già viaggiava per l'erba del giardino, così si doveva impegnare, di tanto in tanto, a doverlo recuperare.


La gatta pareva assolutamente tranquilla, facendosi perfino carezzare da Agnese.



Sistemato bene anche il secondo, Pallina ha preso il primo ed è entrata in capannina, salendo sugli scaffali per entrare nella scatole dove dorme di solito. Il secondo gattino glielo abbiamo portato noi.
Più tardi, verso le 7 del pomeriggio, sono andato a vedere nella scatola. Dentro, con Pallina e due gattini che avevamo visto nascere, ce n'erano altri due. Uno grigio tigrato come il primo nato, che penso assomiglieranno molto al padre, uno nero con delle toppe bianche, ed uno tigrato rosso.
Ho messo in una ciotola dei bocconi di carne, che Pallina ha spolverato in un attimo.

Alla fine è stato un parto molto normale, ma il fatto che sia avvenuto in giardino mi stupisce.
Penso che comunque lì si sia sentita più che tranquilla.