alba a pierino

alba a pierino

giovedì 31 ottobre 2013

luce sulle crete pisane


Vieni,
luce gracile, 
con i tuoi raggi radenti,
da fine stagione.


Vieni,
versa un po' di colore,
su cosa sto fissando.

mercoledì 30 ottobre 2013

martedì 29 ottobre 2013

un treno, un desiderio



Contando tutte le idee 
che mi sono passate per la mente 
oggi, sì, 
penso proprio che non importa,
non importa più, 
che sia il presente, o che sia il passato 
quello che ho provato ad immaginare. 


E' come se i miei pensieri 
avessero percorso un lungo giro, 
per tornare appunto di partenza.
Forse 
non hanno neppur disegnato un cerchio, 
i miei pensieri, 
ma caso mai 
è come se li avessi visti 
muoversi in forma ellittica.


Tante volte non è come si dice,
perché lo si dice in modo complicato.


Sono passati pochi attimi 
dall'ultimo pensiero, 
dall'ultima idea.


Sono appena sceso dal treno, 
dall'ultima Freccia Rossa partita da Milano, 
è notte fonda, 
la stazione animata da poca vita.


Sul binario di fianco sta arrivando un treno, 
ed il tabellone dice che ripartirà tra poco, 
che viaggerà tutta la notte 
per arrivare a Vienna 
domattina per le otto.


Pochi secondi 
ed ecco un'altra idea. 
Un viaggio non ancora finito, 
ancora sulla strada del ritorno, 
ed ecco un desiderio, 
una voglia, 
una forte curiosità, 
e l'idea di salire su quel treno.


lunedì 28 ottobre 2013

pesca in mare


Lo scorso venerdì 4 ottobre, alle 10 del mattino, sugli scogli di Calafuria.


domenica 27 ottobre 2013

cronaca di una domenica terminata al frantoio


Alle nove del mattino la squadra di raccoglitori era già a stendere le reti. Stamani manca Paolo.



Continuiamo la raccolta degli olivi scendendo verso casa. Una pianta ha tantissime olive scure, turgide e sane. E' così bella che ci mettiamo tutti in posa e ci facciamo immortale dal vicino, che oggi raccoglie anche lui.



Il programma della giornata prevede il trasferimento delle olive al frantoio entro le cinque del pomeriggio, perché abbiamo l'appuntamento per la frangitura alle 17,45. L'obiettivo è quello di raccogliere almeno altri 70 kg, così da raggiungere la quota di frangitura fissata, circa quattro quintali.



Le piante sono belle e piene di olive, la giornata calda e senza vento.
Quando Isaia va via per pranzo, abbiamo già raccolto 5 cassette, cioè cioè 100 kg.
Mangiamo un boccone di pane e salsiccia tra olivi, e dopo pranzo arrivano altri amici, con tanti bambini.



Andiamo avanti per poco più di un'ora, fino alle quattro. Si raccoglie tutto, se pesano le ultime 3 cassette raccolte nel pomeriggio, si carica il trattorino, un po' di foto di rito, e poi via.
Tutti incolonnati dietro al nostro a carico di ben cinque quintali di olive, verso il frantoio.



Da Pierino al frantoio sono circa cinque chilometri, e ci impieghiamo più di dieci minuti.



Scarichiamo le nostra cassette nelle ceste del frantoio, e poi attendiamo…



Alle sette e mezzo ecco arrivare il nostro olio.


sabato 26 ottobre 2013

la campagna delle olive a Pierino



La raccolta delle olive a Pierino si sta trasformando sempre di più in una festa.
Se ne comincia a parlare settimane prima, e ci organizziamo per iniziare la raccolta appena abbiamo notizia dell'apertura del frantoio. Sapere di avere a disposizione i soli fine settimana per raccogliere le 80 piante adulte adulte e le 40 piccole di Pierino, è però solo la principale delle scuse per cominciare presto.
La verità è che a fine ottobre è più facile trovare delle belle e più lunghe giornate, rispetto al novembre, che sarebbe un mese più tradizionalmente dedicato alla raccolta delle olive.


Abbiamo iniziato sabato scorso, con le piante che al disotto della strada che sale alla capanna. Erano due anni che non le raccoglievo. Sono piante che soffrono un po' l'ombra del bosco e hanno fatto sempre pochissime olive. Quest'anno ne portavano un po' ed allora le abbiamo raccolte per prima.
Poi siamo saliti all'oliveto della piante giovani, e le abbiamo raccolte con il cordino.
Con Paolo, Isaia ed Andrea abbiamo raccolto 150 kg di olive.


Oggi a distanza di una settimana, abbiamo ripreso la raccolta.
Sta per cambiare l'ora e così anche a Pierino ha albeggiato tardi, e i gatti, più grandiglioni che mai, hanno accolto i raccoglitori facendo colazione sul piazzale.


Al gruppo si unita una mia amica, Sonia, ed abbiamo proseguito la raccolta cogliendo le piante adulte, scendendo i terrazzamenti verso casa.



Abbiamo pranzato tutti assieme, fuori al tepore di questo splendido fine ottobre, e dopo pranzo siamo tornati a cogliere, assieme ad Isaia appena arrivato.


Quando ha cominciato a far buio, abbiamo caricato cassette, reti e attrezzi sul trattorino e siamo scesi alla capanna per scaricare e pesare le olive raccolte.
190 kg in tutto il giorno.



Sulla parete di legno della capanna, di fianco ai resoconti delle due campagne scorse, abbiamo riportato i pesi della giornata, riferiti a ciascun gruppo di raccoglitori.
Sì, perché chi viene a raccogliere a Pierino, dopo la frangitura, ciascuno si prende l'olio per le olive che ha raccolto.

venerdì 25 ottobre 2013

lunedì 21 ottobre 2013

il tartufo presentato a Milano



La 43a. edizione della Mostra Mercato del Tartufo Bianco di San Miniato è stata presentata nella sala Alessi, il salone di rappresentanza di Palazzo Marino, la sede del Comune di Milano, dove vengono ricevute le persone importanti come i Capi di Stato e i regnanti.


Ai lati della Sala Alessi si trovano le Muse, negli ovali tra le pareti e la volta le Stagioni mentre il cielo è sorretto dalle Cariatidi.
I portali, disposti sui lati minori, ospitano i busti raffiguranti Marte e Minerva, mentre gli affreschi sono costituiti da allegorie mitologiche.
Situati al di sopra delle finestre quattro bassorilievi rappresentano i temi dell’aurora, del giorno, del crepuscolo e della notte.
Disposti lateralmente altri bassorilievi rappresentano l' aria, la terra, l' acqua e il fuoco.


All'interno della sala troviamo anche il gonfalone ufficiale del Comune di Milano, raffigurante il patrono della città, Sant’Ambrogio con ai suoi piedi la scrofa semilanuta e ai lati i simboli delle porte medievali di Milano.



 Padrone di casa, l'assessore al Turismo Franco D'Alfonso. che si è fatto fotografare con la delegazione sanminiatese.


domenica 20 ottobre 2013

quelli del sangue blu



Questo post ha tenuto bloccato il mio blog per un po', lo confesso!
Volevo dedicare a questo evento, alla prima rassegna nazionale dei salumi di sangue che si svolta durante questo fine settimana a San Miniato, un'attenzione particolare.



A dire il vero a me non è mai piaciuto né il mallegato, né il buristo. Lo scorso anno ho scoperto il migliaccio, una crepes al sangue che fanno nel pistoiese, ma non mi piacque neppure quella.


Ma volevo però cogliere quest'occasione per ritrascrivere un racconto che scrissi e venne pubblicato sul Bollettino dell'Accademia degli Euteleti di San Miniato sul finire degli anni '80.
Era il racconto, di quando da ragazzo a casa mia, nell'inverno uccidevano il maiale, per poi lavorarlo in cantina.




Quando si uccideva il maiale, o meglio i maiali, perché ne venivano uccisi almeno sei, uno e mezzo a famiglia, la mia zia cucinava, a pranzo il giorno stesso, con il maiale appeso alla capanna, ancora caldo, il sangue.


Mi ricordo che lo faceva bollire sulla stufa a legna, in una fantastica casseruolo di metallo, rossa come il sangue. Si faceva denso e spugnoso, poi, tagliato a tocchi, lo freddava stendendolo su di paniere pieno di foglie di cavolo. Ne fa faceva delle fette abbastanza sottili e lo metteva, dopo averla lavata, nella stessa casseruola rossa, dove intanto aveva fatto soffriggere sul grasso di pezzi carne di maiale, un'intera cipolla tagliata a filetti, diversi spicchi d'aglio ed altri profumi.
Poi aggiungeva scorza d'arancio ed un po' di vino rosso.
Mi ricordo ancora il profumo, e quel sapore buonissimo.
Mi ricordo che eravamo più di una dozzina attorno a quel tavolo, e che dentro a quella casseruola ce n'era per tutti.








Ho tenuto bloccato il blog nella speranza di ritrovare copia di quel Bollettino, ma ormai non ricordo più la mappa della libreria nella mansarda-studiodella mia vecchia casa.