alba a pierino

alba a pierino

lunedì 30 novembre 2015

dalla finestra del Sindaco di Massa Marittima (25)


Massa Marittima è un comune italiano di circa 8.400 abitanti, della provincia di Grosseto in Toscana.
Centro principale dell'area delle Colline Metallifere grossetane.


Nel dopoguerra Massa Marittima si consolidò centro minerario, finché nel 1994 non chiuse l'ultima miniera.



La Cattedrale di San Cerbone, risalente alla metà del XII secolo, è il principale edificio religioso delle Colline Metallifere, sede della storica diocesi erede di Populonia che da Massa Marittima si estende sino a Piombino e all'isola d'Elba. Rappresenta uno dei più importanti monumenti di architettura romanica della Maremma e della Toscana. 


All'interno si possono ammirare una fonte battesimale di Giroldo da Como del XV secolo ed una Madonna con Bambino di Duccio di Buoninsegna.

domenica 29 novembre 2015

ora si passa a i' culturale


Ci sono immagini che non ti scordi mai, ci sono battute che entrano nella storia, e passano anche le generazioni.


Oggi, a San Miniato, alla Festa del Tartufo, è venuto a trovarci Sergio Forconi, attore che ha partecipato a tutti i film sulla "toscanità", dagli anni '70 ad oggi, partendo con il mitico "Amici Miei" di Monicelli per arrivare all' "Amici miei - Come tutto ebbe inizio" di Neri Parenti.
Nel mezzo tutto, con tutti i film di Pieraccioni, molti con Alessandro Benvenuti, ma soprattutto la fantastica partecipazione a "Berlinguer ti voglio bene", un vero e proprio cult. La consacrazione di Roberto Benigni, sotto la regia di Giuseppe Bertolucci.


Ho avuto modo di scambiare due parole con lui, e di mostrargli il post sul mio blog, con le foto del set di "Ridere fino a volare".

Dopo è salito sul palco del Cooking Show, presentato da Anna Maria Tossani.
Ha raccontato un po' di sé, ed ha scherzato di cucina.


Al momento dei saluti, sullo schermo, abbiamo mandato un pezzo del film Berlinguer ti voglio bene, la scena in cui lui tira i numeri della tombola al circolo e poi apre il dibattito sul "pole la donna pareggiare coll'omo?".
Quando ha riascoltato le sue mitiche parole: "Sospensione di' ricreativo, principia ad avviare i' culturale", si è commosso.


venerdì 27 novembre 2015

la parpaja topola di Marina De Juli



Ancora della donna, racconto questa sera, dopo aver assistito al Teatro di Quaranthana, il micro teatro di Corazzano, allo spettacolo di Marina De Juli che con il suo divertentissimo monologo dal titolo "tutta casa, letto e chiesa" ci racconta della condizione femminile riproponendo il copione scritto da Dario Fo e Franca Rame.


Lo spettacolo si compone di quattro monologhi comico-grotteschi.
Il primo è “La donna sola”. E racconta di una donna che ha tutto all’interno della propria casa, e che vive secondo i canoni offerti dalla tv, ma non ha la cosa più importante, il rispetto da parte del marito e la fiducia in se stessa. 
La narrazione, tragicomica, scorre seguendo le confidenze che fa ad una sconosciuta dirimpettaia.


Il secondo monologo si intitola “Il risveglio”. Si ride e si riflette, perché come ci spiega Marina stessa all'inizio dello spettacolo, la comicità fa allargare la bocca ed il cervello. Ci racconta un mondo di sentimenti ed emozioni la donna di oggi reprime dentro di sé, risucchiata dallo stress della vita quotidiana e dai ritmi che il “sesso debole” è costretto a tenere, diviso tra casa e lavoro.



La seconda parte dello spettacolo è dedicata all’argomento “sesso”. 
E proprio il terzo monologo è quello più divertente. E' la riproposizione di una vecchia "giullarata" di Dario Fo, la famosa "Parapaja Topola", un testo in una lingua padana riscritta e rielaborata da Dario Fo, pieno di umorismo e di poesia. Appena inizia a sciogliere le parole del racconto, subito ricordo di un monologo di Dario Fo visto in tv, ma come man mano il monologo va avanti, scopro che in molti tratti mi piace più questo versione di Marina De Juli, rispetto a quella di Dario Fo.


Il monologo finale è un’esilarante lezione d’orgasmi. Il disegno di un quadro sociale, dove si raccontano donne che non hanno perso la capacità di ridere guardandosi allo specchio.


giovedì 26 novembre 2015

la Rocca è rossa di cosiddetta civiltà


Ieri sera, tornando a casa, noto che sul colle più alto di San Miniato, la Rocca ha un colore insolito.
O meglio, la nuova illuminazione del monumento ed emblema della cittadina, per periodi, viene illuminata dei colori del tricolore italico.
Quindi la Rocca di colore rosso la si era già vista, ma alternata agli altri due colori della nostra bandiera. Oggi, invece, la Rocca è di colore rosso "fisso".


La osservo, e aspetto che cambi colore, ma non lo fa.
Poi, ascoltando la radio, ecco una notizia che mi svela questo insolita illuminazione.
Proprio oggi, nella "giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne", nella nostra cosiddetta civilissima Italia, nella cosiddetta civilissima Umbria, un uomo uccide una donna, probabilmente perché sente che non è più sua.

L'avesse fatto un indiano o un pakistano, un magrebino o un musulmano integralista, avremmo pensato che è un fatto religioso che prevarica la cultura, provocato semmai dall'ignoranza aggravato dalla povertà economica prima ancora che morale.

Ma invece l'ha fatto un nostro vicino di casa, che vive nell'agio economico di un buon lavoro, il suo e quello della donna con la quale aveva condiviso la parte più recente della sua vita.
Che l'ha uccisa prima di perderla.


Sono le nove di sera, quando la radio racconta questa storia, e la Rocca sta lì, quasi muta, ma del colore di quel sangue che macchia la nostra cosiddetta "civiltà"

mercoledì 25 novembre 2015

in treno per Roma


E' partito presto 
il treno da Firenze.


Albeggia tra i tetti di Rovezzano,
prima che il treno entri in galleria.
Quando ne esce,
siamo già in terra aretina.


Un paesaggio autunnale 
scorre oltre il finestrino, 
di alberi coperti di foglie gialle 
e campi imbiancati dalla brina, 
che si perdono 
in un orizzonte avvolto nella nebbia


Il treno corre 
e la luce cresce.


Il sole ha già sciolto la brina, 
diradato la nebbia, 
e adesso rivela la campagna ordinata, 
di campi seminati.


martedì 24 novembre 2015

la val d'Orcia illuminata dalla luna



Vedi, 
la luna risplende, 
le rotonde colline
che disegnano la valle, 
si fanno grigie 
e si ergono nell'oscurità.

lunedì 23 novembre 2015

il punto ristoro dell'arciconfraternita



Il punto ristoro che gli amici dell'arciconfraternita di Misericordia di San Miniato, tengono aperto ogni anno in occasione dell'annuale mostra mercato del tartufo bianco, è tra i più frequentati.




Per l'occasione aprono i locali della propria sede, nelle vecchie cantine di Palazzo Roffia, nobile costruzione tardo cinquecentesca in stile toscano rinascimentale caratterizzata da una bianca facciata ad intonaco e da modanature in pietra serena che adornano il portone e le finestre.










Le sale della sede della Misericordia si aprono sul cortile della cisterna, ieri riscaldato da una limpida luce tardo autunnale.