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domenica 11 marzo 2012

ricamare una vita, le sorelle Orgiana


Giovedì scorso, nel giorno della festa della donna, le signore di San Miniato, che io ormai mi trovo a chiamare le "amiche dei pizzi", coinvolti a vicenda in iniziative che sono poi diventate parallele, la preparazione della loro mostra, e la realizzazione del "6x3" fatta con gli amici del BuccianoFotoDiarioFestival, hanno dato vita ad un evento molto importante.



Affiancate dalla Commissione per le Pari Opportunità del Comune di San Miniato, hanno realizzato, in palazzo Grifoni, una mostra sui lavori di cucito e ricamo delle sorelle Orgiana, le "mani di fata" di San Miniato, che terranno aperta fino al 9 aprile.






L'inaugurazione della mostra è coincisa con la premiazione di tre donne sanminiatesi che si sono distinte nell'impegno per l’affermazione del ruolo delle donne nel nostro territorio.
Una di queste donne non poteva che essere la signora Giovanna Orgiana, mirabilmente presentata da Bruna Gozzini.



"I ricami da sogno delle sorelle Orgiana hanno cullato i sonni di generazioni di giovani spose e non solo!
(...) hanno sempre abitato qui ed hanno esercitato da sole, con molta maestria, l'attività di ricamatrici, facendosi conoscere ed apprezzare per la loro bravura.
Giovanna si dedicava prevalentemente alla confezione dei capi (camice da notte, abiti, ecc.), cuciti per lo più interamente a mano.
Maria Teresa
(la sorella recentemente scomparsa), all'esecuzione dei ricami più impegnativi, spesso realizzati a telaio, su lenzuoli, coperte, tende, centri, (...)
Ricami di ogni genere, dappiù semplici ai più elaborati, ma tutti ugualmente distinti da una comune particolarità: l'eccezionale precisione dei loro punti, non solo da diritto ma anche da rovescio, che non lascia spazio ad imperfezioni o "sbavature" di qualunque tipo. Ricami, proprio da mani di fata!
(...)




Le altre due donne premiate sono:


Maria Fancelli, che, tra le altre, mirabili, cose fatte nelle sua vita, è stata assessore comunale alla cultura, e mia sostenitrice, negli anni della pubblicazione dei miei frammenti;


e Rolanda Bonfiglioli Falaschi, la maestra, per antonomasia, di San Miniato, che ha tenuto a precisare di aver vissuto "con l'obiettivo di rispondere a quanto la famiglia e la società si aspettava da lei", moglie di Alberio Falaschi lungamente presidente della ProLoco cittadina, che spesso mi ha aiutato nella realizzazione di molte della mie mostre e pubblicazioni dell'altro secolo.

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