domenica 27 dicembre 2009
sfollati a Pierino
Ogni tanto a Pierino incontro una signora che è nata e cresciuta nella casa del vicino. Vi ha abitato fino agli anni '60. Adesso abita a Santa Croce sull'Arno, ed ogni tanto, in compagnia dei suoi cani, ne ha tre, viene quassù a Pierino a cercare funghi o tartufi.
Una delle ultime volte che è venuta, mi ha raccontato che dove adesso sto costruendo la capannina di legno, allora c'era una capanna dove rimettevano degli attrezzi. Erano quattro pali con un tetto di tavole e tegole. Nell'estate del '44, quella capanna fu usata come ricovero da una famiglia di sfollati che venivano da Empoli. Un'altra famiglia si era sistemata in un riparo che avevano costruito con delle travi appoggiate al ciglione, vicino alla mia attuale casa, proprio sotto al ciliegio.
Queste famiglie sono arrivate lungo tutto il mese di giugno, e se ne sono andate all'inizio dell'autunno. Ce n'erano molti di sfollati sulle colline circostanti. Ospitate dai coloni, o nascoste nei boschi, dove ancora oggi si possono trovare le grotte che furono scavate come ricovero e rifugio.
Sul colle di Bucciano, a poche centinai di metri in linea d'aria da Pierino, nel luglio del 1944, l'artiglieria Alleata aveva sistemato alcuni cannoni, con i quali colpirono San Miniato e la pianura dell'Arno per diversi giorni. Di fatto gli sfollati sentivano, e vedevano, i colpi di cannone passare sopra le loro teste.
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