mercoledì 16 dicembre 2009
di quando ho scoperto Pierino
Qualche anno fa' pensai che era giunto il momento di cambiare vita, di farmi una casa tutta mia. Ormai, sia la mia situazione familiare di allora, che le nuove possibilità economiche, mi mettevano nelle condizioni di fare qualcosa di nuovo. Di cambiare.
Mi misi in cerca di un posto dove realizzare questo progetto. Nel frattempo, vedendo luoghi e gente, anche per il mio lavoro, avevo scoperto la bioedilizia. Un pomeriggio del marzo del 2007, Marco, un amico mediatore immobiliare, aveva in bacheca la foto di un rudere, gli chiesi di farmelo vedere.
Mi fece salire sul suo fuoristrada e mi portò a Buecchio, un minuscolo borghetto di vecchie case diroccate, o in corso di recupero, sulle colline della Valdegola, dove si arriva per una stretta, tortuosa ed inerpicata stradina asfaltata.
Marco mi indicò una viottola che partiva dal ciglio della strada ed entrava nel bosco. Mi disse: -Guarda, lì c'è una stradina da risistemare, che porta alla casa che vuoi vedere. Ora però non ci si può passare, c'è troppo fango anche per andarci a piedi.-.
Svoltò, ridiscese da Buecchio e girò verso La Serra. Giuntivi, svoltò per Palaia, ed all'altezza con il bivio per Bucciano prese una stradina sterrata, con ciglio d'erba in mezzo. Stava facendo buio, ed aveva iniziato a piovigginare. Ci infilammo in una valle che si faceva sempre più stretta.
Dopo un bel po' di strada, almeno 1 km, ci fermammo davanti ad una catena. Marco fece per scendere per aprire il lucchetto, che io lo fermai: -Lascia stare... Sta anche piovendo...-. -Ma no, ormai ci siamo, te lo voglio far vedere.-.
Andammo avanti, la valle era sempre più stretta, e si continuava ad far strada. Poi si iniziò a salire, e si arrivò ad un rudere quasi completamente demolito. Il posto però, anche con la pioviggine, e le ombre della sera, mi parve subito magnifico.
Il giorno dopo sono tornato per fare la foto che vedete.
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