E' notte, inoltrata, di ritorno da un a cena a casa di amici, dove abbiamo festeggiato il compleanno della piccola Rebecca.
Stiamo risalendo la val d'Egola, quando, all'altezza di Canuto, ecco la luna, lassù sopra le luci appannate da una leggerissima foschia, di Mulino d'Egola e quelle di Cigoli appena intraviste.
Ci appare come un pendente legato al filo che unisce tre e più stelle, orizzontalmente allineate sopra di lei.
Mi fermo, apro il finestrino, e, a mano libera, con il gomito appoggiato allo sportello, faccio alcuni scatti.
Mi spingo fino ad uno scatto di oltre un secondo, purtroppo ancora troppo breve per attenuare sufficientemente il rumore del sensore, ma sufficiente per catturare un po' della poetica magia di quel momento.
Con il cavalletto sarebbe stata un'altra cosa.
Forse l'avevo in bauliera.
Ma quel momento, credo che andasse colto così.
Più con i sensi che con la tecnica...
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