Quando il mio orto con mi da abbastanza verdura, o perlomeno poco variegata, come in questo periodo, vado a fare la spesa alla Fattoria di Corazzano.
Lo faccio, in genere, il sabato mattina, quando, dopo aver lasciato la bimba a scuola, un po' di spesa alla Coop, e magari una puntata al mercato settimanale di Ponte a Egola per comprare qualche piantina da far crescere nel mio orto, mi metto in giro per le campagne di San Miniato per vedere cosa succede.
A Corazzano, ultimo lembo della Valdegola sanminiatese, termino spesso il mio giro, Pierino è vicina.
La bottega della fattoria è aperta tutti i giorni tranne la domenica, e ci si trovano solo i prodotti del campo raccolti in giornata.
Conosco poco la storia di questa "scommessa" imprenditoriale, e quello che conosco l'ho letto ed ascoltato un po' in giro.
Ma potrebbe essere anche una storia che, in realtà, si sta facendo sempre più comune.
Una coppia che viene dal nord, che ha girato il mondo, magari facendo lavori molto particolari e ben remunerati.
E poi, al culmine di tutto ciò, ecco una famiglia che cresce, e le domande sul futuro che sorgono.
Dove farli crescere? Con quali insegnamenti? ... esiste un mondo migliore?
I signori Carlo e Loredana, credo che abbiano pensato:
"
Sì, se ce lo creiamo".
E questo hanno fatto.
Hanno comprato un casolare e ben 52 ettari di terreno, tra seminativo (in gran parte ottimo ed irrigabile) e bosco ceduo, vicino alla famosa pieve di San Giovanni Battista a Corazzano, già menzionata in un documento dell'892.
La fattoria segue il protocollo di coltivazione biologica.
Oggi coltivano ben 12 ettari di ortaggi, alternandoli, ogni anno, in rotazione, con i cereali.
Durante tutto l'anno coltivano più di 40 varietà di ortaggi, dai carciofi alle patate, dalle carote ai sedani, dalle insalate ai cavoli di ogni forma e tipo, e colorano in ogni stagione questo piccolo scorcio di valle.