La gondola è la tipica imbarcazione della laguna di Venezia.
La gondola è composta da 280 diversi pezzi, fabbricati con 8 essenze di legname, per la cui costruzione occorre solitamente più di un anno.
La gondola è lunga all'incirca 11 metri ed ha una caratteristica forma asimmetrica, con il lato sinistro più largo del destro. L'imbarcazione può essere condotta da uno a quattro rematori che vogano alla veneta, cioè in piedi e rivolti verso la prua, e con un solo remo.
Il lungo remo è manovrato appoggiandolo ad una sorta di scalmo libero denominato fórcola, che si inserisce nel suo apposito alloggiamento e viene sfilato dopo l'uso. L'asimmetria serve a semplificare la conduzione a un solo remo. L'asimmetria molto accentuata delle gondole attuali è comunque una modalità costruttiva piuttosto recente. Infatti progetti della fine dell'Ottocento dimostrano che, all'epoca, la forma era solo marginalmente asimmetrica.
Il tipico pettine, o ferro di prua, ha lo scopo di proteggere la prua da eventuali collisioni ed anche come abbellimento. La sua forma ha tradizionalmente il significato di rappresentare i sei sestieri di Venezia, i sei denti rivolti in avanti, la Giudecca è rappresentata dal dente rivolto all'indietro.
Il dente grande in alto rappresenta il cappello del Doge, mentre l'archetto sopra il dente più alto del pettine rappresenta il Ponte di Rialto, infine, la "S" che parte dal punto più alto per arrivare al punto più basso del ferro rappresenta il Canal Grande.
Il ferro di poppa, molto più piccolo di quello di prua e con funzioni principalmente di protezione dagli urti, è detto rìço.
Malgrado la considerevole lunghezza, la gondola è estremamente maneggevole, grazie al fondo piatto e alla ridotta porzione di scafo immersa, e può essere manovrata anche in spazi angusti. Le manovre richiedono però una notevole abilità da parte del gondoliere, che è generalmente dotato di un senso dell'equilibrio molto sviluppato in quanto la posizione di voga all'estremità della poppa è assai instabile.
Per evitare scontri, vi è l'usanza di avvertire alla voce quando si svolta in un rio stretto e i tipici richiami (òhe) sono divenuti un elemento caratteristico della città.