alba a pierino

alba a pierino

mercoledì 31 marzo 2010

vento forte, in cielo

Giornata di vento forte, libeccio.
A Pierino i rami di olivo, potati e messi a terra, sono circolati un po' dappertutto.


Già stamani, il cielo, all'alba, era attraversato da grossi nuvoloni scuri, spinti veloci verso le montagne dell'appennino.





Chissà che onde a Bocca d'Arno...











Bocca d'Arno, mattino del Capodanno 2010, con iPhone

martedì 30 marzo 2010

la potatura dell'olivo


Ecco che a quarantaquattro anni appena compiuti, mi sono ritrovato a potare il mio primo olivo, per intero e tutto da solo.
Mi sto sforzando di ricordare...
Probabilmente è proprio così. Non mi ricordo di aver potato da solo, e per intero neppure l'olivo davanti alla mia vecchia casa di San Miniato Basso.

Ho impiegato circa 2 ore, e ho tolto solo il minimo indispensabile.
Ne ho contenuto l'altezza, ho tolto tutti i rami con direzione verticale (polloni), ed ho appena appena sfoltito gli altri rami, togliendo solo quelli che avevano direzione verso l'interno della pianta.

Delle 86 piante di Pierino, Michele me ne ha potate una sessantina.
Le altre dovrò farlo da solo.
Contavo sulle vacanze di Pasqua, che quest'anno non farò.

La nuova attività sul geotermico, e un importante incontro mi porteranno a Milano sia venerdì che martedì prossimo...

lunedì 29 marzo 2010

realizzato il pezzo mancante



Alla casa mancava il battiscopa del marciapiede.

Fino ad oggi si vedeva una specie di incavo, proprio alla base della parete esterna, che si infilava tra muro e pavimentazione del marciapiede.

Ho impiegato un po' a trovare il materiale giusto.

Dapprima avevo acquistato delle mattonelle tipo mattone invecchiato, con le quali pavimentare il marciapiede e fare il battiscopa, non non sono piaciute.
A dire il vero, anche per me, una volta presentate sul posto, non mi convincevano tanto.
Poi, proprio lo scorso anno di questi giorni, furono scelte delle grosse mattonelle, tipo pietra serena martellata, e ci fu realizzato piazzalino e marciapiede.
Lo scorso gennaio avevo scoperto, cercando un rubinetto, un arredobagno che aveva in mostra una mattonella 60x30 in gres porcellanato, chiamata proprio "luserna" identica alla pietra dei davanzali delle finestre, e della soglia della porta.
Così ho ordinato quelle mattonelle, ma è passato del tempo prima che riuscissi a ritirarle. Poi ho dovuto farle tagliare da un marmista. Il primo da cui sono andato, non aveva voglia di fare il lavoro, il secondo me l'ha fatte dalla mattina alla sera.
Quindi, oggi, finalmente Giovannino è venuto a mettermele.
Così è stato realizzato il pezzo mancante...

Il progetto del battiscopa, circa 30 metri lineari, dall'aver trovato la mattonella, averle ordinate, ritirate, portate a tagliare, ed infine montate, ha richiesto quasi 90 giorni.


domenica 28 marzo 2010

pinocchio ciok


DOMENICA 28 MARZO 2010
SAN MINIATO BASSO (PI)
Negli spazi adiacenti la Casa Culturale.



PINOCCHIO CIOK 2010
IV Edizione


Dopo il successo di pubblico delle scorse edizioni, è tornato il Pinocchio Ciok. Dalle 8 alle 20 il cioccolato e la sua arte sono stati i protagonisti indiscussi, per una giornata all'insegna del gusto, del divertimento e dell'allegria. I maestri cioccolatieri hanno fatto da guida alla degustazione e hanno portato alla scoperta di questo fantastico mondo goloso. Imperdibile occasione di shopping con le decine di stand dedicati al cioccolato e ai prodotti tipici, oltre ai mercatini dell'antiquariato e modernariato. Per non parlare del mercato straordinario degli ambulanti. Ampio spazio alle iniziative ricreative, con un nutrito programma. Non è mancata la lotteria, con in palio viaggi premio.








In concomitanza con Pinocchio Ciok, nei locali della Casa Culturale, ho scoperto, erano esposte le opere raccolte dal Comune di San Miniato per la Festa della Toscana.
(vedasi mio post del 10 dicembre 2009
(http://aurelio-vivereapierino.blogspot.com/2009/12/vivere-una-prigione.html))
E c'era anche il mio "Vivere, una prigione".

sabato 27 marzo 2010

festa di compleanno


Pranzo a Pierino con le mie sorelle e i miei nipoti.



Menù:
Crostino toscano, e della nonna.
Riso Basmati con scamorza e verdure (carciofo, finocchio, cipolla e carota).
Trancio di Scannello (manzo) in filetti al forno, con patate e cipolla.
Tiramisù (spettacolo!!) della mia sorella Seconda.
Colomba farcita ai frutti di bosco, con candeline...




Abbiamo messo due candeline con numero 4,
perché 44 candeline sulla colomba non ci sarebbero entrate...

venerdì 26 marzo 2010

squarcio di luce nel cielo





Pomeriggio inoltrato, in Romagna.
Cielo coperto, da nubi pesanti, gonfie,
lacerate da squarci di luce.
Fasci di raggi
di un sole che non si vede.

giovedì 25 marzo 2010

oggi è il mio compleanno


Sono nato nel pomeriggio di venerdì 25 marzo 1966.

Così oggi festeggio il mio 44° compleanno.
Non stanno più nemmeno in fila per 6...

Quarantaquattro gatti,

in fila per sei col resto di due,

si unirono compatti,

in fila per sei col resto di due,

coi baffi allineati,

in fila per sei col resto di due,

le code attorcigliate,

in fila per sei col resto di due.



Sei per sette quarantadue,

più due quarantaquattro!


Stasera, per festeggiare il mio compleanno, siamo andati a vedere il
Cirque du Soleil, in "Saltimbanco", al Mandela Forum.

Saltimbanco, termine che deriva dall'espressione italiana "saltare in banco", esplora l'esperienza urbana nelle sue innumerevoli forme: gli abitanti della città, le loro idiosincrasie e le loro somiglianze, le famiglie e i gruppi, l'attività febbrile e incessante delle strade e l'altezza vertiginosa dei grattacieli. Tra tumulto e quiete, prodezze e poesia, Saltimbanco porta gli spettatori in un viaggio allegorico e acrobatico nel cuore della città.
Saltimbanco è uno spettacolo nato dalla fantasia del Cirque du Soleil e ispirato al tessuto urbano delle metropoli e ai suoi vivaci abitanti. Decisamente barocco nel suo vocabolario visivo, l'eclettico cast di personaggi attira gli spettatori in un mondo fantastico e onirico, una città immaginaria dove la diversità è fonte di speranza.

Purtroppo, al solito, e giustamente, era vietato far foto.
Ho disobbedito un po'...

Prima con il telefono, fotografando "Bolas". Un numero in cui due artisti fanno volteggiare le bolas in aria. Una bola è un semplice strumento a percussione formato da un peso attaccato all'estremità di un filo. I pesi colpiscono il pavimento in un'esplosione di suono, all'unisono o accompagnati dal battere ritmico dei piedi. Creando un perfetto connubio tra il suono delle bolas e i ritmi del flamenco.

E poi con la mia macchina fotografica, che avevo con me...


"Altalena Russa". La famiglia Baroque invade il palcoscenico che si trasforma in un gigantesco parco giochi. Lanciandosi da un'altalena russa, gli artisti vengono catapultati in aria a 10 metri da terra ed eseguono salti mortali mozzafiato prima di ricadere in piedi sulle spalle di uno dei loro partner o in cima a una piramide umana!




mercoledì 24 marzo 2010

i biscotti di Pamparato

Oggi trasferta in Val Casotto, in provincia di Cuneo.
Ancora piedi nella neve.


Dopo una visita all'impianto di estrazione del Tannino, un piatto di lasagne un po' troppo amare di chiodo di garofano, ho incontrato il Sindaco.


Prima di ripartire per casa, mi sono fermato a comprare i Biscotti di Pamparato.
E' un negozietto basso, poco illuminato, ma pieno di profumo. Stavano insacchettando biscotti e cioccolatini al rhum, proprio in quel momento.

LISBONA TOMATIS: dal 1925 regaliamo voglie ed emozioni con il buon gusto della tradizione.
Nuovi prodotti diventano simboli di antichi rituali e vecchi prodotti si reinventano per nuovi. Così il biscotto si trasforma in un'idea per soddisfare piccole voglie, in un delizioso dopocena accompagnato da un calice di moscato oppure compagno di the e caffè a colazione o nelle pause.
L’idea è semplice: una ricetta originale, recuperata da un'antica tradizione locale, applicata con "sacro rispetto" e filtrata da un'esperienza nella quale si sono confrontate ben tre generazioni, che hanno saputo portare lontano i veri simboli della tradizione artigianale piemontese. Un semplice impasto di farina di mais, uova, burro e zucchero, l'uso esclusivo di materie prime naturali originarie delle valli cuneesi, una severa verifica di qualità fatta di attenti controlli in ogni fase della lavorazione, per offrire il meglio all'insegna della genuinità.

Per mantenere inalterata tutta la loro impareggiabile fragranza, i biscotti vengono confezionati appena sfornati. Disponibili in tre versioni: normali, integrali e senza zucchero per soddisfare ogni palato, anche il più esigente.

martedì 23 marzo 2010

fuoco, seconda parte

Dopo aver tanto ammucchiato, è giunto il momento di togliere di mezzo tutte le frasche d'olivo e vecchie tavole che resistevano dalla chiusura del cantiere.
Per una persona che ha a cuore l'ambiente, il fuoco può non sembrare il miglior sistema.
Il "bruciare" è diventata, agli occhi di molti, una pratica anti-ambientale. Fuoco è diventato sinonimo di inquinamento.
E' una generalizzazione scorretta. Il fuoco è un elemento della natura stessa, sono le caratteristiche dell'elemento che brucia, il combustibile, a generare l'eventuale inquinamento.

Ma cosa è inquinamento? Se inquinamento è l'introduzione di un elemento estraneo al contesto puntuale, allora concettualmente il fuoco inquina, perché trasforma l'elemento usato come combustibile, in un'altra cosa, in quel momento estranea al contesto in cui avviene la combustione.
Ma questo elemento introdotto nel contesto è nocivo al contesto stesso?
In alcuni casi sì, in altri no. In alcuni casi lo è per parte del contesto.
Bruciare legno produce sostanzial-mente dell'anidride carbonica. Per effetto della combustione, gli atomi di carbonio, elemento che compone in via principale il legno, si legano con atomi di ossigeno, presente nell'aria.

L'anidride carbonica ha un effetto diretto sull'ambiente in quanto ha relazione con gli andamenti climatici, per il suo effetto di gas serra. Ma al tempo stesso, l'anidride carbonica è il prodotto principale del processo di fotosintesi, che produce l'accrescimento degli esseri viventi vegetali.

Nel processo di fotosintesi, l'energia data dall'irraggiamento solare permette alla piante la scissione della molecola dell'anidride carbonica in carbonio elementare, che viene assimilato dalla pianta per la formazione dei tessuti ligno-cellulosici, ed ossigeno in forma di O2, quella utilizzata dall'uomo per dare energia al proprio corpo attraverso assimilata attraverso la respirazione e distribuito all'interno del corpo attraverso la circolazione sanguigna.


Quindi, bruciare legno, permette la continuazione del ciclo del carbonio.

Usare il fuoco implica uno psichismo elevato ed una capacità progettuale simile a quella necessaria per elaborare uno strumento complesso. Nessun'altra creatura usa il fuoco, è una caratteristica tipicamente umana.

Io avevo scaricato le frasche in modo da formare un lungo cordone, e poi ho dato fuoco alle due estremità, ciò mi ha permesso di avere fiamme basse, e maggiore facilità nel controllo del fuoco, che di fatto, andava in un'unica direzione, verso il centro del cordone.


Mentre seguivo il fuoco, ho trovato tra le tavole un formicaio di grosse formiche nere, con un nursery di larve in incubazione...

lunedì 22 marzo 2010

ho catturato un fagiano


Ieri, in tarda mattinata, durante una improvvisata gita in trattorino, lungo la strada di Pierino, a far mammole con amici, abbiamo visto un fagiano.






Un maschio molto giovane, che non scappava, neppure spaventato dal rumore del trattorino.



Ma quando ci siamo avvicinati abbiamo capito il perché.
Il fagiano aveva gli occhi chiusi, come se fosse ceco.





Si è fatto catturare con facilità.


Lo abbiamo portato alla baracca, e chiuso in una cesta.
Oggi è venuto il mio cognato a prenderlo...

domenica 21 marzo 2010

primo giorno di primavera

Quella di stamani è stata la prima alba di primavera di questo anno.
Il primo giorno di primavera, superata l'emergenza dell'insediamento.
Avevo ospiti venuti appositamente proprio per vedere, quest'alba, ma il cielo chiuso e grigio ha impedito di vedere questo spettacolo.
Gli uccellini comunque, non ci hanno deluso, e cantavano...
In giro per Pierino sono già tanti i fiori che spuntano tra l'erba e su alcuni rami.
Ci vorrebbe un botanico, ma io, anche senza didascalie, pubblico le foto dei fiori di Pierino, il primo giorno di primavera.