alba a pierino

alba a pierino

mercoledì 31 agosto 2011

campione della PierinoBocceLeague


Questa sera ha avuto luogo al pallaio di Pierino, il torneo per il titolo di campione della PierinoBocceLeague.
I partecipanti sono stati 16, che attraverso un sorteggio hanno formato 8 coppie, che hanno dato vita ad un torneo attraverso la formula della doppia eliminazione. Cioè, che veniva sconfitto negli scontri diretti del tabellone principale, passava ad un tabellone parallelo di recuperi. Chi veniva sconfitto negli scontri diretti del tabellone dei recuperi, usciva dal torneo.
La formula prevedeva 14 partite, ed una eventuale 15a. nel caso in cui il finalista del tabellone principale perdesse l'incontro di finale. In quel caso verrebbe giocata una nuova finalissima, con ambe due le coppie provenienti dal tabellone recuperi.

Gli incontri si sono disputati al meglio di tre lanci di pallino.
Nessuno degli incontri ha avuto bisogni di un successivo lancio di pallino di spareggio, perché nei tre lanci si è sempre affermato un vincitore. In un paio di incontri non si neppure disputato il terzo lancio di pallino, perché una delle due coppie aveva già totalizzato almeno 5 punti.


Occasione per lo svolgimento del torneo, condividere con gli amici la spalla vinta con la ruota.
Forno acceso per cuocere i ciaccini. Ne sono stati messi in forno ben 18.
Pane con i pomodori dell'orto e l'olio di Pierino. Melone bianco, una ciotola di panzanella e dolci.




Alle 20,15 abbiamo chiuso le iscrizioni, ed abbiamo effettuato i sorteggi. Il torneo ha preso il via alle 20,30.
Bambini ed adulti insieme, e le coppie, alla fine si sono rivelate anche abbastanza equilibrate, anche se alcune curiose. Non sono mancati i figli che sono capitati in squadra con i genitori, o mogli con i propri mariti.


Il grande atteso a questo torneo era Paolo "Ricciolo" Marianelli, che dopo la sconfitta al torneo di bocce del bagno, restava comunque il favorito. Ed aveva anche avuto fortuna nel sorteggio, capitando in coppia con Nico, compagno di bocce di Alberto, e che quest'anno aveva ben figurato al campionato italiano di categoria.

L'altra coppia favorita è quella composta da Stefano ed il mio nipote Alberto. Il tabellone stesso si era configurato con il possibile scontro in finale tra le due coppie.
Paolo è arrivato però molto tardi, ed il tabellone ha avuto uno svolgimento un po' anomalo, con la parte di sinistra che è arrivata a completare gli incontri fino al terzo turno.

Io ho avuto sorte, come compagno di squadra, la piccola Sara, coetanea di Agnese.
Abbiamo disputato la seconda partita del programma, contro Francesca, la mamma di Sara, e Sonia.
Abbiamo perso subito due punti, ma nei due lanci successivi abbiamo recuperato, per vincere di un punto, 3 a 2.
Nel frattempo, nel primo incontro, Stefano ed Alberto hanno subito mostrato di meritare l'appellativo di favoriti, vincendo subito 5 a 0 contro Isaia e Franca.





Nella terza partita si sono messe in mostra Donatella e la mia sorella Marisa, che risulteranno la sorpresa del torneo, arrivando a disputare la semifinale del tabellone principale prima e la finale dei recuperi poi.
Nel secondo turno, ci sono state le prime eliminazioni dal tabellone dei recuperi. Le prime ad uscire sono state Sonia e Francesca, seguite da Massimiliano ed il figlio Nico. Mentre nel tabellone principale, io e Sara siamo riusciti a battere i favoriti Stefano ed Alberto, e Marisa e Donatella hanno battuto l'altra coppia favorita Paolo e Nico Lecci.



Nel terzo turno, in quella che era la semifinale del tabellone principale, un colpo di Donatella ha portato loro 2 punti al primo lancio di pallino. Nel successivo abbiamo pareggiato il conto, e nel terzo ci siamo portati sul 4 a 2, vincendo.
Nel tabellone recuperi sono usciti Isaia e Franca e la coppia Lisa e Saverio, ad opera di Stefano ed Alberto, e Nico e Paolo.
Nella partita successiva si sono scontrati direttamente, e un Alberto eccezionale ha portato la coppia ad una vittoria per 5 a 0.



Nella partita dopo, la finale dei recuperi, contro Donatella e la sua mamma, Alberto è stato di nuovo determinate.
Così la finale si è disputata tra la coppia Stefano-Alberto e la coppia Aurelio-Sara.


Nel primo lancio, ho messo la mia ultima palla vicinissima al pallino, ma Alberto ha bocciato la mia palla, segando un punto per la sua squadra. Nel lancio successivo, molto combattuto anch'esso, noi riusciamo a pareggiare il risultato segnando un punto.




L'ultimo lancio è così decisivo. Alberto riesce a recuperare una situazione a nostro favore, mettendo il suo compagno nelle condizioni di avere un buon spazio per mettere un punto che poteva essere decisivo, anche se noi avevamo ancora in mano due bocce. Ma Stefano sbaglia e ci regala la vittoria.
Campioni della prima edizione del PierinoBocceLeague sono Aurelio Cupelli e Sara Caponi.



La finale, quattordicesima partita del torneo, si è così conclusa alle 23,00 in punto.
Stasera eravamo in 26 attorno al pallaio, ed abbiamo anche festeggiato il compleanno di Daria.

martedì 30 agosto 2011

a proposito di St. Moritz


Spesso mi capita di rammaricarmi di giungere alle mie destinazioni senza prendere informazioni un po' più approfondite sui luoghi.
Magari mi soffermo sulle persone, ne cerco la storia, a volte anche aneddoti su personalità legate alla zona.
Ma non mi capita di informarmi molto sui luoghi. Così, ho letto del Trenino del Bernina, la sua storia, chi lo vive, e dove passa.
Un elenco di nomi, più che altro.


Sapevo che St. Moritz era un luogo di vacanza, invernale, molto esclusivo, che piaceva molto all'avvocato Agnelli, e che i suoi eredi continuano a frequentarlo assiduamente. Che i regnanti e di magnati europei e del resto del mondo la frequentano dalla fine dell'ottocento. Che su suo lago, che in inverno ghiaccia, si svolgono corse di cavalli e gare di polo.




Ma quando dalla riva del lago, attraverso le scale mobili del parcheggio interrato per il centro, che qui chiamano "Dorf", esco sulla via , una sorta di dejavù mi immobilizza, e mi fa esclamare: — A me sembra Montecarlo... In miniatura. —.
Già perché St. Moritz, nonostante tutto il suo blasone, l'essere un nome conosciuto da tutti, l'aver ospitato ben due olimpiadi invernali, quattro campionati del mondo di sci, conta poco più di 5.000 abitanti.
Eppure, leggo, che qui, nel 1864, con l'apertura del primo ufficio turistico, sono nati il turismo e gli sport invernali nelle Alpi. Che qui, in un Hotel, nel 1878, si sono accese le prime luci elettriche in Svizzera.
Che qui, nel 1889, è stato installato il primo telefono nel cantone dei Grigioni.
E ancora una lunga sequela di primati.

Conosco via Tornabuoni, ho più volte attraversato via Condotti, ho visto via MonteNapoleone, ma passeggiando per St. Moritz ti rendi conto che tanti negozi così belli, eleganti e sfarzosi non se ne vedono da nessun'altra parte. E sai benissimo che non vivono sulla clientela locale. Per quanto danarose, qualche migliaio di abitanti non può permettersi di farle vivere.
Tanto più che il paese è allungato lungo il lago. Con la zona delle terme, "Bad", sulla riva occidentale del lago, e il centro, tra la riva settentrionale e le piste di sci, alle quali si può salire con una ardita funicolare.


I prezzi in vetrina sono pochissimi, ed anche se in Franchi Svizzeri, non c'è niente sotto i 200 €, neppure le polo di un negozio di articoli sportivi.
Ti rendi conto che qui c'è un movimento nascosto.

In piazza del Municipio una guida racconta la città, è italiano. Non ci sono dei veri e propri palazzi storici, non ci sono dei caratteri architettonici databili. Gli edifici sono eleganti, sobri e lineari.
Tutto è a posto, preciso, continuamente manutenuto, indifferente al tempo che trascorre.
Così ogni edificio sembra rielaborato. Aggiornato nello stile come nei servizi. Così la Chesa Futura di Norman Foster che si intravede tra i palazzi, sta lì, nella sua diversità, ben integrata con tutto il resto.









Mi capita spesso, invece, di leggere notizie e guide dei luoghi dopo averli visitati.


Così diventa quasi un gioco, quello di scoprire se le mie sensazioni e l'angolatura delle mie osservazioni, mi hanno permesso di scoprire cosa i luoghi incontrati avevano da mostrarmi.

lunedì 29 agosto 2011

preparativi del torneo di bocce


Stasera ho giocato un po'.
Dopo aver fatto qualche telefonata ed inviato qualche sms per capire quando organizzare la serata Spalla&Bocce, mi sono messo a fare un gioco che da ragazzetto mi piaceva molto. Preparare i tabelloni con la formula del torneo, con le varie caselle degli incontri.
Aver avuto uno strumento come il mio attuale PC quando avevo 9-12 anni, sarebbe stato vivere in una favola.
Riuscire a concretizzare quel piccolo mondo parallelo che mi creavo ogni giorno con i plastici di cartone che costruivo, piccoli stadi dove giocavo con i sassolini, con i quali disputavo partite di ogni sport, organizzando tornei o mini-olimpiadi.
Oppure le gare con i tappini, che duravano settimane come il giro d'Italia e il Tour. Mi ricordo che guardavo le tappe in tv, e poi uscivo fuori, tracciavo la strada, prendevo i tappini con dentro le maglie dei corridori, i fogli con le classifiche, e via, giocavo e alla fine aggiornavo i punteggi e mettevo ai tappi le maglie delle classifiche.
Ci mettevo giorni, con penne e pennarelli colorati, righello e doppioni a quadretti staccati (di nascosto) dai quaderni di scuola, a preparare il tutto. Mi ricordo che per un periodo scrivevo anche i resoconti delle gare, con l'idea di fare un giornale. Era un piccolo doppione a quadretti con testo e disegni, a cui avevo dato il nome "La Subeliana", perché Subel era il nome della capitale di questo mio minuscolo paese immaginario che partiva dalla porta della mia vecchia casa, e si stendeva per lo spazio immediatamente attorno alla casa dove abitavo, e quella dei miei zii.
Gran parte di questo materiale è ancora nella soffitta della mia casa a San Miniato Basso.
Spesso racconto di questa roba ad Agnese, e prima o poi dovrò mostrargliela, me lo chiede spesso.

Questa sera, in poco più di mezz'ora ho preparato, nell'ordine:
Manifesto del Torneo.


Tabellone del Torneo di Bocce con 6 coppie partecipanti.


Tabellone del Torneo di Bocce con 9 coppie partecipanti.


Tabellone del Torneo di Bocce con 12 coppie partecipanti.


Visto che si dovrà racchiudere tutto in una sera, gli incontri dovranno essere molto brevi.
Quindi si giocherà su tre lanci per incontro.
Nella prima fase gironi gli incontri potranno finire anche in parità, perché la classifica del girone verrà stilata sommando i punti che ciascuna coppia realizza in ogni incontro. Scontro diretto e sorteggio dirimeranno eventualità parità di classifica per l'accesso al secondo turno o quarti di finale.
Negli scontri ad eliminazione diretta, se dopo i tre lanci i concorrenti sono in parità, si effettuerà un quarto lancio.

Chissà cosa avrei potuto fare, se 35 anni fà fosse esistito uno strumento del genere...

domenica 28 agosto 2011

orto e merenda

Dopo il sabato dell'orto, spesso arriva la domenica della merenda.
Sabato, mattinata al mercato per comperare un po' di piantine.


Dopo la lunga pausa agostana, dove l'orto, pur nella torride estate di quest'anno, ha prodotto un numero spropositato di zucchini e pomodori, adesso è tempo per piantare altre verdure.
La terra è una polvere grigia, dove non c'è traccia di umidità neppure a quasi venti centimetri di profondità.
Al mercato ho comperato una vaschetta di piantine di insalata romana, ed una di riccia. Ma ho preso, soprattutto un'intera cassetta di piantine di finocchi, 96.
Preparato il terreno, concimandolo con del concime misto-organico, ho messo a dimora le piantine in file parallele, e poi le ho innaffiate ben bene.





Oggi, per festeggiare gli ospiti, ho messo sul tavolo della merenda uno degli ultimi meloni dell'orto.
Un melone retato, il cui profumo andava oltre le sue ridotte dimensioni.
Il suo colore era intenso come il suo sapore.



Lo abbiamo accompagnato con fichi e prosciutto.

sabato 27 agosto 2011

al paese dei balocchi, dove altro?


Dove passare un sabato sera diverso, divertente e un po' fuori degli schemi?
Dove se non al paese dei balocchi? Come consigliava un buon Lucignolo?
Magari bisognava essere arrivati quando tutto cominciava, e non quando tante cose erano già avvenute e successe.
Ci gustiamo gli ultimi sgoccioli della serata, inerpicandoci per le ripide stradine del Castello di Collodi, che salgono sopra a Villa Garzoni e il suo famoso Parco di Pinocchio.


Lungo le scalinate e nelle piccole piazze, si sta svolgendo la prima edizione di Collodi "Il Paese dei Balocchi, delle Fiabe e della Fantasia". E' iniziato mercoledì scorso e termina domani, domenica.
Erano oltre sessanta gli appuntamenti in programma per oggi, iniziati a partire dalle ore 16.



All'ingresso del paese, i carri del carnevale di Veneri accolgono gli ultimi visitatori, e mentre saliamo al Castello nel giardino di Villa Garzoni vanno in scena le ultime performance della serata.



Lungo i vicoli trovo il cinema viaggiante di CinemAmabile, già incontrato lo scorso aprile a Chiusure.



Continuando, resti e tracce di giocolieri e clown, baracche di burattini e sgabelli di cantastorie e narratori di fiabe, un laboratorio dedicato all'arte del circo, musica dance in piazza, e la stalla vuota dei due ciuchini di Assuero.




In cima, nella piazza della chiesa, una porta introduce in un mondo fantastico, un plastico di mattoncini e giochi Lego che riempie una grande sala. Luca ed il suo fratello, in vent'anni hanno messo insieme migliaia di pezzi, e adesso un numero imprecisato di treni sfrecciano per la loro minuscola città incanta, dove nulla manca e tutto funziona come deve.