Per tre giorni ho fatto di tutto per far conciliare lavoro, impegni, e famiglia con la costruzione della baracca. E' stata principalmente una lotta contro il tempo. Il tempo fisico, l'orologio, era il nemico da ingannare, sviare, da sfuggire, sotto la pressione di un tempo meteorologico che non dava pace, con il gelo e la pioggia data sempre per imminente.
Ad ogni mia solita occupazione, in questi tre giorni, ho rubato minuti, ore, quanto più possibile. In tre giorni ho messo insieme quasi 400 pezzi di legno, sparato oltre 3.000 chiodi, piantati a martello più di 500. Oggi mi sono ritrovato, con la giornata che avanzava, a contare una galla sul pollice destro, un ombra scura sull'unghia del pollice sinistro, le ginocchia che si piegano a fatica, la pubalgia risvegliata, le spalle indolenzite.
Ma questo panorama da giorno dopo ha perso senso quando ho sentito le notizie di cronaca, al telegiornale della sera.
Giovanna Piattelli, funzionario del Comune di Montecatini Terme, uccisa ieri pomeriggio da un ex dipendente comunale, per una delle tante storie di ordinaria follia, la conoscevo. La conobbi nel 1992, me l'aveva presentata Roberto Giovannelli, un insegnante, pittore, operatore culturale di Pieve a Nievole, scomparso anche lui, qualche anno fa, per malattia, che avevo conosciuto a sua volta frequentando la casa di Dilvo Lotti, anche lui scomparso, l'aprile dello scorso anno.
Nel 1992 realizzai una colleziona fotografica ed una pubblicazione, dal titolo "Segni e luci ai margini del Padule", che avevano come soggetto i fabbricati di due poderi della fattoria medicea di Castelmartini, sul Padule di Fucecchio. E la Piattelli mi mise a disposizione le sale del museo di arte contemporanea di Montecatini Terme, per un'esposizione che feci nel luglio di quell'anno.
Era una signora molto garbata, educata, squisitamente gentile. Tutti gli anni rispondeva con delle lettere molto piacevoli, all'invio dei miei biglietti d'auguri natalizi e pasquali.
Ne conserverò un bel ricordo...
Nessun commento:
Posta un commento