sul treno, da Trapani a Marsala

Mattinata da turista, grazie ad una levataccia, e ad un appuntamento fissato all'ora di pranzo.
Alle 7,05 l'aereo è atterrato all'Aeroporto di Trapani-Birgi. Non erano ancora le 9,00 che ero ad Erice.
Ma stasera, qui seduto ad un tavolo dell'aeroporto di Palermo-PuntaRaisi, voglio scrivere di due momenti particolari di questa giornata. Del resto delle note e delle immagini, ne riparlerò, da domani.


L'appuntamento di lavoro era a Marsala, così, alle 11,55, ho preso il treno da Trapani a Marsala.



Prima di partire, bevuta al bar della stazione di Trapani, in compagnia del capotreno.
Scatto qualche foto, ed altre gliene farò lungo il viaggio.
Spero che non me ne voglia, e che abbia modo di vederle...



Il treno è composto da un unico locomotore diesel ALn 668.









I posti, pochi, sono in gran parte occupati. Un po' di turisti, qualcuno straniero, e un po' di comuni passeggeri.
Il treno esce dalla città, e corre lungo lo Stagnone di Marsala. Si vedono, all'orizzonte, alcune delle Egadi, Favignana su tutte.




Dopo la stazione di Mozia-Birgi, dove aspettiamo lo scambio con treno sull'unico binario, la ferrovia corre molto vicino al mare, e si vedono bene, l'isola di Mozia, i mulini a vento e le saline.











Il paesaggio è fatto di mare, saline, vigneti, olivi e vento...

A Marsala la vera sorpresa di questo "viaggio".
Abbiamo appuntamento alla Distilleria Bianchi, dove fanno grappe ed acquaviti con le vinacce del Marsala.
Ci presentiamo, il signor Bianchi ha accento ed origini toscane.
Gli chiedo di dove.
-Di San Miniato al Tedesco-, mi risponde.
Come è piccolo il mondo, un sanminiatese a fare grappa a Marsala, dall'inizio degli anni '50.