Serata calda, non sembra neppure più il tempo settembrino dei giorni addietro.
E' proprio la classica, calda, serata d'agosto.
La valle è illuminata da una luna a tre quarti, alta nel cielo.
Stiamo finendo di cenare sotto il pergolato. E' notte da un po'.
Vediamo due fari risalire la strada di Pierino, pensiamo al vicino. Invece viene dritto da noi.
E' la macchina dell'altro vicino, un po' meno vicino. Il milanese che abita all'inizio della valle, ad un chilometro e mezzo.
Dall'auto scende una signora che conosco, cercatrice di tartufi ed allevatrice di cani.
Mi racconta di essere finita in fossa, mentre cercava uno dei suoi cani, sparito oggi pomeriggio.
Prendo il trattore, e vado a tirarla fuori.
E' bastato attaccare la corda e mettere la retromarcia al trattore.
La signora mi ha promesso un piccolo tartufo...
Saluto il vicino, il milanese, dicendogli: —Però, ha avuto fortuna la signora.—, riferendomi a come era messa in pericolo la macchina.
Lui, sorridendo risponde al mio saluto dicendomi: —Noi abbiamo avuto fortuna. Stasera abbiamo avuto una scusa per non annoiarci davanti alla tv...—
Saluto il vicino, il milanese, dicendogli: —Però, ha avuto fortuna la signora.—, riferendomi a come era messa in pericolo la macchina.
Lui, sorridendo risponde al mio saluto dicendomi: —Noi abbiamo avuto fortuna. Stasera abbiamo avuto una scusa per non annoiarci davanti alla tv...—
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