Nell'ultimo decennio dell'ottocento, in un'Italia che doveva ancora concludere la sua epopea unitaria, arrivano le prime trasformazioni "moderniste" che accompagnano le dinamiche della rivoluzione industriale in corso già da decenni nel resto dell'Europa.
E' lungo i binari che scorre la nuova corrente che trascina idee, cose e persone.
il Comune di Massa Marittima sotto la spinta delle società minerarie che
gestivano l’estrazione dei minerali nella zona, a presentare nel 1882 un progetto al Parlamento del Regno d'Italia. Questo primo progetto fu bocciato.
Sorte migliore ebbe il progetto presentato in Parlamento nel 1899, che ottenne l'approvazione.
L'anno dopo fu costituita la "Società Anonima della Ferrovia Massa
Marittima-Follonica", con lo scopo di costruire e gestire un collegamento ferroviario a scartamento
normale fra Massa Marittima e Follonica.
Il tracciato prevedeva un capolinea presso il Porto di
Follonica con arrivo in località Ghirlanda, per un dislivello totale di oltre
350 metri. L'inaugurazione della ferrovia avvenne il 11 dicembre del 1902.
Sulla linea venne fin dall'inizio effettuato sia servizio
viaggiatori locale che servizio merci, soprattutto per movimentare il minerale
proveniente dalla miniera di Val d'Aspra.
Nata essenzialmente come ferrovia mineraria, la Massa
Marittima-Follonica risentì pesantemente del periodo di crisi successivo alla
grande depressione, che determinò il crollo del prezzo dei minerali, e con esso il traffico
passeggeri e merci sulla linea. Nel frattempo la società Montecatini aveva iniziato a servirsi di proprie
teleferiche, lunghe complessivamente oltre 30 km, con le quali portava la pirite fino a Scarlino.
In conseguenza di tale situazione, a partire dal 1º febbraio 1933
venne attivato un servizio viaggiatori sostitutivo con pullman. Il
traffico merci, pur non raggiungendo più i volumi ante crisi, si attestò
alla fine degli anni trenta su valori sufficienti a garantire alla società di
gestione l'equilibrio economico.
Nel giugno 1944 la ferrovia fu interrottta, soprattutto a
causa della distruzione del ponte sul fiume Pecora ad opera delle truppe
tedesche in ritirata, di quello sul Pietraia e del sottopasso
ferroviari.
La Commissione per la riattivazione dei servizi pubblici di
trasporto connessi all'industria privata, istituita a norma del Decreto
Legislativo Luogotenenziale 15 ottobre 1944 n.346, ritenne non indispensabile
la ricostituzione della ferrovia, soppressa formalmente nel 1948.
Nessun commento:
Posta un commento