Le lunghe e calde giornate di questa primavera inoltrata, stanno cambiando il colore della campagna.
I campi verdi di metà maggio, hanno già preso il bruno delle spighe di grano di vanno maturando.
Ma viaggiando lungo la Cassia, sono diversi i colori che si susseguono nell'ammantare le dolci colline di creta.
Ad un certo punto vedo una valle che è divisa in due dai colori che la coprono. Un versante è di un color verde schiarito dal lento maturare delle spighe, mentre l'altro è di un verde molto più intenso, ma punteggiato da una fittissima trama di fiori bianchi.
Mi fermo, scendo, percorro a piedi la strada anche corre lungo il campo. I fiori sono avvolti da migliaia di api, mentre una brezza leggera che muove quel mare di fiori, trascina un forte odore, simile a quello che emana il cinipide, la cimice, quando è toccato.
Non riconosco subito questa pianta, dal portamento ombrellifero. Chiamo l'amico Nunzio, e mi scioglie subito il dubbio.
Sono davanti ad un campo coltivato a Coriandolo. Mi spiega che c'è una società di Ravenna che è scesa fin qui in Toscana a fare contratti di coltivazione per poi vendere i semi come spezia per gli arabi.
Le foglie basali sono appena incise e provviste di gambo, mentre le superiori, divise in lacinie molto sottili e sessili, assomigliano tanto a quelle del prezzemolo.
I fiori sono minuscoli, raggruppati in ombrelle di 3 - 9 raggi.
La corolla ha 5 petali bilobati, bianchi o rosati.
Il calice ha 5 denti ineguali, ovali lanceolati.
Quindi qui siamo un po' in anticipo.
I semi di coriandolo sono usati nel settore alimentare come spezia per migliorare il gusto dei cibi, per aromatizzare liquori e prodotti a base di carne e nella medicina popolare come infuso per le proprietà carminative e antispasmodiche.
Dai semi di coriandolo si estrae un olio essenziale usato come aromatizzante nell’industria cosmetica per saponi, creme e profumi e nell’industria farmaceutica nelle preparazioni farmaceutiche.
I semi macinati entrano nella preparazione delle polveri di curry nella quantità del 25-40%.
Se si vuol produrre seme, le piante sono falciate intere quando almeno il 50% delle piante tende al giallo. Se interessa la produzione di foglie, le piante vanno falciate in pre-fioritura. Se invece sono destinati alla produzione di olio essenziale, le piante intere sono falciate quando i frutti hanno raggiunto la maturazione "cerosa", cioè quando sono pienamente formati ed iniziano il cambio del colore.
Spero di avere l'occasione di vedere la raccolta. Mi incuriosisce vedere con quale macchinario la faranno.
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