alba a pierino

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mercoledì 20 aprile 2011

le acque del Pesa

Emanuele Repetti, nel suo Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana, 1776 - 1852, scrive del fiume Pesa:
Cotesta fiumana che ha dato il nome ad un vallone ameno, salubre, fertilissimo e ben popolato, nasce da più rivi nei monti del Chianti nella Comunità e 4 in 5 migl. a grecale di Radda e sbocca tributario nell'Arno fra Capraia e Montelupo
È uno dei valloni più misteriosi per chi brama studiare la geologia e costituzione fisica del suolo toscano.
Avvegnachè la Pesa col suo non lungo tragitto nella direzione, da primo da grecale a libeccio, poscia da scirocco a ponente-maestrale corre serrata fra due diramazioni di poggi, la corteccia dei di cui fianchi trovasi coperta da due imponenti formazioni, che una di terreno diluviano, l'altra di terreno terziario superiore.
Le quali formazioni sovrappongono da un lato e dividono dall'altro il terreno secondario appenninico de' poggi che circoscrivono di verso settentrione e ponente la Valle inferiore della Pesa.
Infatti la porzione superiore della Val di Pesa è formata da pietra arenaria e da calcarea compatta, due rocce che cuoprono la faccia occidentale dei monti del Chianti presso al giogo dove siede la soppressa Badia di Coltibuono
.


Domenica scorsa, durante la gita fotografica, con gli amici del corso, percorrendo la strada da Panzano a Radda in Chianti, nel tratto che costeggia il greto del fiume Pesa, ci fermiamo, perché un po' a tutti scappava di fare qualche foto.






Le acque rumoreggiano lievemente tra i massi di arenaria.
Muovono in piccoli vortici attorno a rami e tronchi di legno che di tanto si trovano ammucchiati lungo il corso, da una delle piene recenti.
Saltano da fessure che tagliano le rocce, e poi rallentano in gore azzurre.






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