alba a pierino

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giovedì 17 febbraio 2011

una storia memorabile, fatta da uomini memorabili

Oggi mi sono regalato mi sono regalato un pomeriggio presenzialista.


Sono stato alla presentazione di un libro, tenutasi nel palazzo comunale, a San Miniato.


Il libro ha per titolo: "San Miniato 1944-1946: la nascita della democrazia repubblicana.".

Gli autori sono due noti storici e ricercatori, Mario Caciagli e Massimo Carrai.


"Le elezioni del 1946, le comunali del 17 marzo, il voto per l'Assemblea Costituente e il referendum su monarchia/repubblica del 2 giugno, gettarono anche a San Miniato le basi della democrazia.
L'orientamento di voto che si delineò nel 1946 a San Miniato, come in quasi tutta la Toscana, costituì uno snodo storico nella regione perché si sarebbe mantenuto per decenni.
Prima di arrivare all'approfondita analisi del triplice voto del 1946 nel Comune di San Miniato, condotta frazione per frazione, il libro ne ricostruisce i prodromi e le condizioni: il movimento clandestino antifascista negli anni Trenta e la catastrofe della seconda guerra mondiale, e poi la fine del fascismo, la guerriglia partigiana, la distruzione della città, la strage del Duomo, il CLN, la presenza degli americani, l'impegno delle giunte comunali dopo la Liberazione, la pronta ricostruzione dei partiti di sinistra, la mobilitazione dei mezzadri.
Particolare risalto assume la figura di Concilio Salvadori, più volte sindaco e ininterrottamente assessore nei duri anni del dopoguerra.
"


Il libro è dedicato ad Alberio Falaschi, unico superstite di quel primo consiglio comunale dell'Italia repubblicana.
Negli anni ottanta, quelli dei miei esordi fotografici e letterari, era presidente della ProLoco cittadina, sempre pronto a finanziare le mie iniziative.

Ermanno Taviani e Faiti Salvadori, figli dei protagonisti di quei giorni, ci hanno raccontato la storia memorabile fatta da uomini memorabili che hanno saputo ricostruire, con onestà e giustizia, un paese distrutto da una guerra d'invasione, ma che era stata anche una guerra civile.

Prima di lasciare il municipio, ho fotografato la vista dalla finestra del mio Sindaco.


Ho scritto questo post, dopo aver ascoltato il commovente "Inno di Mameli" cantato da Roberto Benigni.

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