alba a pierino

alba a pierino

martedì 4 maggio 2010

ecco un'idea


Quasi 800 chilometri percorsi sotto un tempo infame, per andare a Manerbio, vicino Brescia, e vedere un impianto che toglie l'azoto dai reflui zootecnici.
Pioveva e faceva freddo, ma la realtà che ho conosciuto ne valeva la pena. Quando si vede realizzato qualcosa di nuovo credo sempre che ne vale la pena. Vedere chi si mette in gioco, chi si cimenta con i limiti delle cose, e con i propri limiti, insegna sempre qualcosa.

La visita si è conclusa in un ristorante molto particolare, nei pressi del PalaSturla,
dove nel dicembre del 2008 avevo accompagnato Agnese ai campionati italiani Pony. Ero venuto fin quassù con il mio furgone con sopra 4 cavallini, che avventura!

Il ristorante è all'interno di una vecchia cascina, completamente ristrutturata.
Mi hanno fatto mangiare delle costoline in umido, al vino rosso. Squisite, ma mi hanno fatto anche da cena...




Di ritorno, sotto una pioggia battente, attraversando l'Appennino, la mente, superata la digestione del pranzo, ha iniziato a vagare...
Mi è venuta un'idea...
La prima illuminazione era quella di fare un fotoFestival a Pierino. Poi, man mano il tiro si è assestato un po' meglio, pensando ad un'altra location, magari Bucciano.
Penso ad un festival costituito da una manifestazione magari di almeno due giorni. Strutturata come un festival cinematografico, costituito da vari momenti, dove il clou è uno spazio serale dove gli autori presentano le proprie opere proiettandole davanti ad una platea.
Volendo dare dei connotati ben precisi, il festival avrà un unico format, e dovrà essere sempre quello negli anni.
Penso al "diario fotografico", immagini e parole, non necessariamente un racconto, un reportage, delle didascalie, ma anche immagini e poesia, immagini e musica, purché sia un foto-racconto.


Vorrei che le immagini vengano presentate in un unico formato, il panoramico APS (rapporto: base/altezza=2,8), non importa che siano colore, b/n, od altro, purché l'opera sia di un numero fisso di immagini. Da 6 a 12, sarà da decidere.
Sarà necessario che le immagini siano realizzate in formato digitale. Questo per la presentazione in proiezione, e per consentire la possibilità di stampare le immagini durante il festival.
Si potrebbe pensare a diverse sezioni, per diversificare la valutazione dei diversi "diari".
Penso anche ad una sorta di workshop, o una sezione di "diario istantaneo". Si potrebbe organizzare un'escursione in zona, di un paio d'ore, ed al ritorno i partecipanti producono un diario di immagini e parole della passeggiata stessa. Ho la persona adatta per accompagnare l'escursione.
Ho già un'idea delle collaborazioni da cercare...
Comincerò a lavorarci da domani...

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