alba a pierino

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sabato 12 luglio 2014

il cartamo e il temporale


Se vi capita di passare dalle parti di Santa Maria a Monte o a Ponticelli, potete cogliere l'occasione di vedere uno spettacolo naturale, fortemente suggestivo, allungando fino a San Donato.


Tutto attorno al piccolo paese ci sono diversi ettari di terreno coltivati a cartamo, e in questi giorni è in fiore. Io ho avuto l'occasione di vedere i campi in fiori oggi pomeriggio, subito dopo il temporale.



Carthamus tinctorius L., noto con i nomi comuni di cartamo o zafferanone, è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Pianta spontanea e infestante, cresce selvatica sia in climi continentali che caldi o costieri; viene anche coltivata, per estrarre l'olio di cartamo dai semi e la catramino dai fiori.



Il cartamo è una specie annuale, che giunge ad una altezza di 1-1,4 m; caratteristica per la spinosità delle foglie superiori e delle brattee fiorali.
Ogni ramificazione termina con una infiorescenza a capolino che porta fino a 100 fiori, che sono gialli, giallo-rossastri o anche bianchi.



Attualmente il cartamo ha importanza soprattutto come pianta oleifera, che alcuni agricoltori della provincia di Pisa stanno sperimentando con la realizzazione di un impianto di spremitura pilota.



L'olio di cartamo è un olio che si estrae dai semi. I semi contengono il 60% in olio. L'olio contiene il 75% di acido omega 6 (acido linoleico) e vitamina K. L'olio di cartamo viene utilizzato per produrre margarine speciali vitaminizzate. È indicato come rigenerativo della pelle.
L'utilizzo in pittura, per la sua caratteristica di essere un olio semi-seccativo è piuttosto recente. Si utilizza l'olio estratto dalla pianta per far essiccare lentamente i colori.
Come colorante viene usato nella fabbricazione di belletti e rossetti.


In cucina la polvere di cartamo può sostituire lo zafferano, ma il suo sapore è piuttosto lieve, mentre il colore è intenso.

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