alba a pierino

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lunedì 20 febbraio 2012

le carrube di Robinia


La Robinia, è un albero diffusissimo nelle nostre zone.
La troviamo maggiormente nelle aree marginali, nelle scarpate meno praticate come quelle di ferrovie e strade. Anche se si trovano interi boschi colonizzati da questa pianta dalla crescita veloce e vigorosa.
La Robinia è una pseudoacacia, ed è maggiormente conosciuta col nome volgare di "Cascia".
E' giunta in Europa dall'America settentrionale e centrale, nel XVII secolo, come pianta ornamentale per abbellire le residenze del re Enrico IV di Francia.
In Italia arrivò più tardi, ma ben presto, per il suo facile adattamento a diversissime condizioni pedoclimatiche passò ad usi forestali, tanto che già nel secolo scorso veniva considerata più pianta da bosco che da giardino.

"E' stata propagata in tutta Europa in grazia del suo rapido accrescimento e dell'eccellente qualità del suo legno e principalmente come albero d'ornamento, stante la vaghezza del suo fogliame e dei suoi fiori candidi che appaiono sul finire della primavera ed esalano un odore soavissimo...
Il fogliame è appetito al bestiame e coi fiori si produce uno sciroppo gradevole e temperante....
Non va coltivata vicino agli orti per i suoi effetti dannosi......."

La dannosità rispetto agli orti va ricercata principalmente sulla sua rapidità di crescita, quanto sulla sua capacità di propagazione.
Infatti è sufficiente che una sua radice raggiunga l'esterno della proiezione della sua chioma, che è subito nelle condizioni di far crescere un nuovo fusto, che resta collegato linfaticamente al principale, costituendo un reticolo radicale integrato e solidale. Nel giro di pochi anni una pianta madre è capace di colonizzare diversi metri quadrati di terreno.
Dove non arriva con le radici, ci arriva con in semi. Dopo la fioritura, essi si differenziamo e maturano all'interno di una siliqua (baccello). Che con l'approssimarsi della primavera si schiude e i semi all'interno, prima ancora che cadere possono essere trasportati via dal vento, perché al loro bordo c'è una formazione fogliare che ne abbassa il peso specifico e fa da vela per il vento stesso.

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