alba a pierino

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giovedì 19 agosto 2010

pensieri sotto un prato di stelle

Ho appena visto la puntata di stasera di SuperQuark.
Uno degli argomenti di questa sera è stata la figura dell'ingegner Giulio Natta.
Ed è stata presentata come una storia "dimenticata", nonostante che Giulio Natta sia l'unico Nobel per la Chimica assegnato ad un italiano, e che sia stato l'inventore del "polipropilene", un materiale plastico che ha cambiato il mondo.
Il servizio mi ha colpito per due principali motivi. Il primo per il fatto che ho avuto modo di conoscere suo figlio, l'ingegner Giuseppe Natta, a suo modo grande innovatore con le sue ricerche ed applicazione nel settore del recupero dei rifiuti.
http://aurelio-vivereapierino.blogspot.com/2010/07/utopie-nella-bassa-pavese.html

Il secondo è quello che, se non avessi avuto l'occasione di conoscere suo figlio, anch'io sarei stato della schiera che non conosceva la sua storia.

Sotto il prato di stelle che attornia stasera Pierino, mi rendo però conto che tutto non possiamo ricordare, purtroppo.


Stasera si vedono stelle che altre sere non c'erano, se non ricordiamo chi ha scoperto la plastica delle nostre scodelle, che differenza fa, tanto non ricordiamo neppure chi ha inventato il televisore che abbiamo appena spento.

Non è che siamo senza memoria, è che sono troppe le cose che dovremmo sapere, ed invece crediamo di sapere tanto, solo perché ne siamo convinti. Solo perché parliamo delle solite cose, di quelle poche che conosciamo.

Ma poi non basta ricordare, che tanto le cose cambiano, anche il passato.
Giulio Natta è nato a Porto Maurizio, un paese che non esiste più, cancellato nel 1923, quando è stato accorpato ad altri comunelli per la fondazione di Imperia. Gli cambiarono anche il santo patrono, non più San Maurizio ma San Leonardo.

Giulio Natta è stato insignito del premio Nobel per la chimica nel 1963, per la messa a punto di catalizzatori stereospecifici per la polimerizzazione stereochimica selettiva delle alfa-olefine, in particolare per la realizzazione del polipropilene isotattico. Alcuni di tali polimeri vennero commercializzati dalla Montecatini e da aziende dello stesso gruppo con il nome di Moplen, articoli in plastica, e Meraklon, fibra tessile.

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