alba a pierino

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mercoledì 10 febbraio 2010

fossili

Sulle pareti della frana, presente nel bosco, lungo la pista per Buecchio, affiora sopra allo strato di argilla, uno spesso strato di fossili. Bianchi frammenti di piccole conchiglie. Molte di queste piccole conchiglie si presentano integre, ma come le si toccano, si rompono in piccoli frammenti, alcuni dei quali, se schiacciati anche con la sola forza della punta delle dita, si sfarinano.
Leonardo da Vinci ricorda San Miniato come area di ritrovamento di conchiglie fossili nel Codice Leicester (f. 9A-9r).
Leonardo conosceva bene questi luoghi.
Il territorio attraversato dal corso dell’Arno fu sistematicamente perlustrato da Leonardo da Vinci lungo le direttrici comprese tra Firenze, Vinci Empoli e Pisa. Le sue ricognizioni non si limitarono ad un percorso lungo le due rive del fiume ma si estesero sino ai colli circostanti tutti accuratamente indicati e misurati in numerose carte (RLW 12277, RLW 12278, RLW 12685, Madrid II: ff. 22v-23r, 53r, 2r, 15r, 16r).


Questo percorso si salda senza soluzione di continuità con quelle direttrici e aree geografiche che, procedendo da monte a valle dell’Arno, sono indicate nelle mappe RLW12278 e RLW12685 come "Firenze e dintorni", "Prato-Pistoia", "Val di Pesa e Val di Greve", "Montalbano", "Valdelsa", "Volterrano e Valdera", "Pisa e dintorni".
Leonardo attraversò innumerevoli volte questi luoghi, dall’infanzia fino al secondo periodo fiorentino (1508), e probabilmente ancora al momento della partenza per la Francia (1516).

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