Leonardo da Vinci ricorda San Miniato come area di ritrovamento di conchiglie fossili nel Codice Leicester (f. 9A-9r).
Leonardo conosceva bene questi luoghi.
Il territorio attraversato dal corso dell’Arno fu sistematicamente perlustrato da Leonardo da Vinci lungo le direttrici comprese tra Firenze, Vinci Empoli e Pisa. Le sue ricognizioni non si limitarono ad un percorso lungo le due rive del fiume ma si estesero sino ai colli circostanti tutti accuratamente indicati e misurati in numerose carte (RLW 12277, RLW 12278, RLW 12685, Madrid II: ff. 22v-23r, 53r, 2r, 15r, 16r).
Questo percorso si salda senza soluzione di continuità con quelle direttrici e aree geografiche che, procedendo da monte a valle dell’Arno, sono indicate nelle mappe RLW12278 e RLW12685 come "Firenze e dintorni", "Prato-Pistoia", "Val di Pesa e Val di Greve", "Montalbano", "Valdelsa", "Volterrano e Valdera", "Pisa e dintorni".
Leonardo attraversò innumerevoli volte questi luoghi, dall’infanzia fino al secondo periodo fiorentino (1508), e probabilmente ancora al momento della partenza per la Francia (1516).
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