alba a pierino

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giovedì 14 ottobre 2010

dalle finestre dei sindaci (3)

Oggi ho arricchito la mia collezione di foto scattate dalle finestre dei sindaci.

Giro "geotermico" attorno al Monte Amiata, là, dove il cuore matto e bollente di un vulcano antico, spentosi prima della comparsa dell'uomo, ma mai sopito nel suo profondo, sbuffa vapore dai profondi fori dai cui è stato "trapanato".



Santa Fiora, provincia di Grosseto, paese di case costruite con le pietre, che dentro, con i miei occhi da bambino di trenta e forse più anni fà, e negli orecchi le storie raccontate dall'amico minatore del mio zio Amelio, mi parevano caverne di miniera. Tanto mi sembravano grossi quei blocchi che ne erano pareti, e magari anche volte, scalini e panche di fianco al fuoco...
Si parla con il Sindaco di come si muove il paese. Gli faccio presente della gradita sorpresa dell'aver letto, tra le statistiche demografiche della zona, che il suo paese, negli ultimi anni non si é spopolato, ma che, anzi, aveva aumentato i propri residenti.
Perché ci sono gli stranieri...—, mi risponde con il tono di una confidenza fatta a quattr'occhi.
E allora mi viene in mente un articolo a firma di Paolo Rumiz, pubblicato su Repubblica, che ricercandolo scopro essere uscito proprio sette anni fa, ieri (13 ottobre 2003).
Ne trascrivo dei passi, per capire...

"Escono dalla foresta tutti insieme, verso le cinque; si calano dalle colline come i Sioux nel film "Ombre Rosse". Camminano in silenzio sulle strade, tornano ai villaggi nel tramonto, popolano i bar della briscola. Un esercito, ma non di italiani. Li conosci dal passo dondolante dei Balcani. Sono i nuovi boscaioli della Maremma. Macedoni, bosniaci, kosovari, serbo-montenegrini. Esuli di un Paese che non esiste più, ricostituiscono, senza volerlo, la Jugoslavia all´ombra del Monte Amiata. E riscrivono, senza saperlo, sulle stesse alture, in un´altra lingua, un capolavoro del Novecento. "Il taglio del bosco" di Carlo Cassola."

"Poi Santa Fiora, ai suoi piedi, con tremila abitanti e cento boscaioli. Di loro, uno su cinque è straniero. —Impossibile fare a meno di loro, il lavoro manuale è ormai scartato dall'italiano— brontola Stefano Martini, un pezzo d'uomo che sta a capo della Ctm, Cooperativa Tosco Montana, specializzata nel taglio del bosco. —Se glielo proponi ai nostri, quasi s'offendono. Non dicono nemmeno: sì, ma quanto mi dai. No, non ci vengono proprio. E oggi, con gli stranieri, la situazione è peggiorata. Brontolano: non voglio far fare al mi´ figlio il lavoro di un albanese. Capito?—. Capito.

Dopo i bosniaci sono arrivati gli albanesi, i kosovari, i macedoni, e il paesaggio più italiano d'Italia è diventato una succursale dei Balcani. Un giorno è arrivato qui l'equipaggio di un'intera motosilurante in fuga da Durazzo. Boscaioli pure loro. Nebi e Seidy Ibrahimi sono fratelli macedoni di lingua albanese che Martini ha preso in ditta. Ne è contento: —Sono arrivati avendo già esperienza, Nebi in particolare. Una testa da ingegnere—. Nebi abita pure lui a Santa Fiora, dal '95. Ha moglie, un figlio e un secondo pargolo in arrivo. Se n'è andato ai primi segnali di guerra. Con gli studi superiori, s'è adattato subito a un lavoro manuale. Ma a fare il boscaiolo ha imparato in fretta. In ex Jugoslavia tutti sanno arrangiarsi con la terra. Oggi è contento. —Qui la gente – dice – mi vuol bene—
."

Nel pomeriggio, Acquapendente, provincia di Viterbo.


Con il Sindaco in trincea, che per difendere il piccolo ospedalino cittadino ha fatto un'ordinanza in cui diffida i propri concittadini dal farsi del male, altrimenti li fa portare al più "vicino" ospedale, quello di Viterbo, a 50 km e un'ora di ambulanza.
Proprio lungo la via Francigena di Sigerico, che nel medioevo, fino a tutto il rinascimento, si era riempita di ostelli, locande e soprattutto di ospedali per il ricovero ed il sostegno alla moltitudine di pellegrini che scendevano, lungo il tracciato della Cassia Consolare verso Roma, attraverso la Viterbo dei Papi.

Qui, invece, la veduta sull'Amiata dalla finestra del Sindaco di Radicofani, provincia di Siena.



Altri post con finestre dei Sindaci.
http://aurelio-vivereapierino.blogspot.com/2010/05/dalla-finestra-del-sindaco-di-stazzema.html
http://aurelio-vivereapierino.blogspot.com/2010/06/dalle-finestre-dei-sindaci.html

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