alba a pierino

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martedì 20 luglio 2010

Chioggia

Chioggia, ore 19,00.
La città la si raggiunge immergendosi nella laguna. Una strada costruita su di un argine, con un ponte ogni tanto.
Alto quanto basta per far passare qualche barchino.

E' tardo pomeriggio, ed il sole inizia ad abbassarsi sull'orizzonte, con l'acqua della laguna che si sta tingendo di rosa.

La città è un formicaio di mezzi e persone. Una diaspora dal mare verso l'interno.
Cerchiamo di raggiungere l'albergo. Lasciamo le auto lungo il molo dei pescherecci e ci incamminiamo tra le calli.
Chioggia è una piccola Venezia, quasi una miniatura, dove si mischiano un po' di cose...
Molta meno acqua, e tante auto...
La città è cantiere, si sta costruendo il MOSE.
Il sistema idraulico-meccanico che dovrà in futuro regolare il deflusso delle acque dalla laguna, così da salvare Venezia dall'acqua alta.


Più camminiamo e più cala il sole.
Camminiamo per andare all'albergo, per andare a cena, per cambiare il biglietto al parcheggio.
Cammino fino alle una di notte. Tra passanti man mano meno frequenti, locali che si svuotano, i rumori che si abbassano.
Ed un numero di foto senza freno...




























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