Il fatto che il castello di Semifonte si presenti come una sorta di mito del quale non sono state rinvenute tracce archeologiche attendibili, ma la cui memoria storica è pervenuta fino ad oggi, si rileva anche da una semplice ricerca in Internet.
La pur breve esistenza di Semifonte ha lasciato nel territorio una memoria che è rimasta radicata attraverso i secoli nella cultura degli abitanti. Nessuna fonte storica ci permette di sapere con precisione l’epoca della fondazione di Semifonte, l’unica cronaca attendibile è quella di Sanzanome, il quale attribuisce la fondazione al conte Alberto IV degli Alberti, dopo poco il 1177
Si sa invece per certo che il castello di Semifonte, che si trovava su una delle
colline di media altitudine fra la Val d’Elsa e la Val di Pesa, al limite fra i Comuni
di Barberino Val d’Elsa e
Certaldo, fu raso al suolo da Firenze nel 1202. Il mito del castello, distrutto perché voleva
diventare città, per superare il comune fiorentino è stato tramandato nella
coscienza popolare fino ad arrivare alle generazioni degli ultimi secoli. La
località, segnalata nelle indicazioni turistiche con il nome di Semifonte e nella
segnaletica stradale con la denominazione di Petrognano/Semifonte, non appare come
toponimo sulla cartografia ufficiale, il luogo è segnato con il nome di San
Michele, dall’intitolazione della Cupola eretta nel secolo XVI sulla
sommità della collina, maggiormente conosciuta dagli abitanti della zona come
Cupola di San Donnino, dalla denominazione della chiesa vicina.
Un editto della Repubblica Fiorentina impose il divieto assoluto di ricostruire in cima
al colle. A ricordare Semifonte restano ancora oggi pochi ruderi inglobati
nelle case coloniche sparse sulla collina e una cappella ottagona del 1597,
costruita grazie ad una deroga dell'editto duecentesco, che riproduce
fedelmente in scala 1:8 la cupola del Duomo di Firenze.
L’area, al confine della provincia fiorentina con la
provincia senese è situata all’interno sul lato destro della Via Cassia in direzione di
Siena, pertanto non è visibile dalla strada principale.
La vista dal poggio di Semifonte mostra, inserito in una
prospettiva circolare, un paesaggio formato da colline con piccoli borghi, sulle quali
si alternano campi coltivati, case coloniche e boschi che scendono verso
stretti borri.
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