alba a pierino

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giovedì 12 maggio 2016

il colle di Malamerenda


Uscendo da Siena, verso sud, percorrendo la Cassia, la strada segue il crinale di un colle chiamato Malamerenda.


Un nome così curioso avrà per forza una storia particolare, penso.
Così, dopo esserci passato chissà quante volte, mi decido a prendere il mio web-in-tasca e cerco.
Trovo la storia di una carneficina, raccontata con magnifica poetica di uno scrittore senese, Antonio Palmieri, in uno dei suoi "racconti della Lupa".
La storia riprende una leggenda fiorita nei secoli, secondo la quale, nel corso del 1300 qui avvenne l'uccisione di membri della famiglia Tolomei per mano dei Salimbeni.
I Salimbeni e i Tolomei erano tra le famiglie più ricche e potenti di Siena ai tempi della Repubblica Senese, che spesso si trovano ad avere dispute che sfociavano in duelli.
Per la buona pace della Repubblica, vescovi e Papi si trovavano spesso a fare da pacieri.
Si narra infatti che 1337, il giorno dopo Pasqua, venne fatta una importante merenda per favorire la fratellanza e la pace tra le varie famiglie senesi.
I Tolomei e i Salimbeni si ritrovano qui, su questo colle affacciato sulle crete con il Monte Amiata sullo sfondo. Il banchetto fu preparato nei minimi dettagli da un cuoco della Consuma, un certo Niccolò. Furono portate posate d'argento e scodelle di porcellana. Furono serviti vini di più colori, scovati nelle migliori cantine di Siena e del Chianti. E poi le migliori carni di cervi, lepri, capponi, perfino pavoni e rarissimi pesci.
Per finire, il cuoco servì a tavola 18 tordi, che si narra gli erano stati portati, nonostante fosse tutt'altro che stagione di passo, da uno strano forestiero.
Ma i tordi pur belli e panciuti erano, infatti solo 18, come 18 erano i Tolomei e 18 i Salimbeni.
Bazza a chi tocca—, fu detto!
O mezzo tordo per uno o uno intero e il vicino di tavola starà a vedere.—, ogni Salimbeni aveva accanto un Tolomei.
Si farà la baruffa e chi sarà primo ad arraffiare con l'imboccatoio, godrà.
I commensali si disputarono prima gli uccelli con la forchetta, ma ben presto passarono alla spada.
Così i Tolomei che si erano aggiudicati i tordi con l'imboccatoio, la forchetta,vennero poi tutti trafitti dalle spada dei Salimbeni.

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