alba a pierino

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venerdì 27 novembre 2015

la parpaja topola di Marina De Juli



Ancora della donna, racconto questa sera, dopo aver assistito al Teatro di Quaranthana, il micro teatro di Corazzano, allo spettacolo di Marina De Juli che con il suo divertentissimo monologo dal titolo "tutta casa, letto e chiesa" ci racconta della condizione femminile riproponendo il copione scritto da Dario Fo e Franca Rame.


Lo spettacolo si compone di quattro monologhi comico-grotteschi.
Il primo è “La donna sola”. E racconta di una donna che ha tutto all’interno della propria casa, e che vive secondo i canoni offerti dalla tv, ma non ha la cosa più importante, il rispetto da parte del marito e la fiducia in se stessa. 
La narrazione, tragicomica, scorre seguendo le confidenze che fa ad una sconosciuta dirimpettaia.


Il secondo monologo si intitola “Il risveglio”. Si ride e si riflette, perché come ci spiega Marina stessa all'inizio dello spettacolo, la comicità fa allargare la bocca ed il cervello. Ci racconta un mondo di sentimenti ed emozioni la donna di oggi reprime dentro di sé, risucchiata dallo stress della vita quotidiana e dai ritmi che il “sesso debole” è costretto a tenere, diviso tra casa e lavoro.



La seconda parte dello spettacolo è dedicata all’argomento “sesso”. 
E proprio il terzo monologo è quello più divertente. E' la riproposizione di una vecchia "giullarata" di Dario Fo, la famosa "Parapaja Topola", un testo in una lingua padana riscritta e rielaborata da Dario Fo, pieno di umorismo e di poesia. Appena inizia a sciogliere le parole del racconto, subito ricordo di un monologo di Dario Fo visto in tv, ma come man mano il monologo va avanti, scopro che in molti tratti mi piace più questo versione di Marina De Juli, rispetto a quella di Dario Fo.


Il monologo finale è un’esilarante lezione d’orgasmi. Il disegno di un quadro sociale, dove si raccontano donne che non hanno perso la capacità di ridere guardandosi allo specchio.


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