Io l'ho scoperto ieri sera.
Ogni anno per tre giorni, Carmignano diventa il palcoscenico di uno straordinario spettacolo popolare, un vero e proprio teatro in strada. Un importante corteo, fatto di circa mille persone, attraversa le strade e le vie a piedi o sui carri trasformati in fantastiche scenografie con ogni sorta di marchingegno, luci, musiche e colori.
Vengono messe in scena quattro storie, una per ogni rione, sfidandosi in una gara che vede alla fine vincere lo spettacolo migliore.
Episodi veri o leggende, ogni anno diverse, che forse sarebbero perse se non venissero riportate in vita da questo straordinario spettacolo di memoria collettiva.
Il cielo, di tanto in tanto, veniva illuminato dai bagliori di un temporale che sembrava lontano.

Un bus navetta ci ha portati in paese, e appena arrivati ha iniziato a piovere.
Lungo la strada principale, attraverso la piazza, sfilava già il primo rione. Il rione verde.
Piove e ci ripariamo sotto ad balcone, ma non riusciamo a veder quasi niente.
Con la pioggia si liberano molti posti nelle tribune. La pioggia si più rada e sottile, e ne approfittiamo per prendere i posti lasciati vuoti, che però, più tardi, scopriremo che sono a pagamento.
Vediamo terminare la sfilata del rione verde, che mette in scena il novecento italiano.


Quindi è la volta del rione azzurro, che mette in scena, e le colloca nel tempo, i dipinti presenti nella chiesa di Carmignano.






Vediamo poi la sfilata del rione azzurro, che mette in scena la storia della Nobel Carmignano, un pallottolificio e dinamitificio.

Sei anni dopo lo stabilimento fu bonificato dai residui degli esplosivi e dei materiali usati per la loro fabbricazione e fu privatizzato.
http://qn.quotidiano.net/file_generali/pdf/paoli1.pdf

Sono passato anni e anni per la stazione di Carmignano, sul treno che mi portava a studiare a Firenze.
Non avevo mai notato niente.








A saltare in aria erano stati otto vagoni ferroviari carichi di tritolo. Una delle più spettacolari azioni di sabotaggio dei partigiani toscani.
La fabbrica Nobel di Carmignano produceva esplosivi per i nazifascisti, la SAP (Squadra d'Azione Patriottica) dei fratelli Buricchi decise di attaccare i vagoni portando sul posto una carica artigianale che doveva innescare una reazione a catena.
Approfittando della distrazione dei tedeschi e dei fascisti che erano reduci da una festa in loro onore i sappisti innescarono i detonatori, ma qualcosa non funzionò come previsto. Forse non furono sufficientemente prudenti (alcuni erano alla loro prima azione) o forse l'attrezzatura era troppo rudimentale: parte del gruppo venne investito dall'esplosione e Bogardo Buricchi, il capo della spedizione, e Ariodante Naldi furono letteralmente disintegrati, mentre Alighiero Buricchi e Bruno Spinelli perirono per le ferite. Tutti gli altri, feriti più o meno gravemente, riuscirono a scappare e a rifugiarsi in luoghi sicuri.
A seguito dei devastanti effetti la fabbrica Nobel fu costretta alla chiusura e l'immenso cratere rese inagibile il tratto ferrioviario per molto tempo.
Scopro che ad aver scritto una delle ricostruzioni di quello che accadde quella notte, è stato anche l'amico Riccardo Cardellicchio.
http://viceversa.megablog.it/item/il-racconto-dell-esplosione-alla-stazione-di-carmignano-l11-giugno-1944
Proprio su di un angolo della piazza dove sfilano i figuranti, c'è un'insegna "11 giugno". E' del circolo ARCI di Carmignano.
La storia della Nobel viene raccontata attraverso le parole di un epistolario tra una dipendente e il suo innamorato.




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