Arrivò
con la sua spada di legno
a mangiare la città
chiamata da Donna Fortuna,
e passando attraverso la valle
si volle fermare per ballare.
Volteggiava,
tra le ombre,
come una latente sposa,
venuta a far smettere
il canto sull'albero
di un uccello di passaggio,
con le sue labbra di marmo.
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