mercoledì 4 dicembre 2013

ho chiuso il cerchio, ancora più stretto



Oggi con un po' di ritardo, ho fatto la manutenzione annuale alla mia stufa.
Questo è il quinto inverno che la stufa mi tiene al caldo, mai sotto i 24°, senza problemi, con pochissimo consumo. Mai più di 80 sacchi di pellet di legno in ogni stagione.


Quest'anno, parlando con Antonino, il tecnico che ogni anno mi viene a fare la manutenzione, grazie anche alla sua disponibilità, ho deciso di cambiare l'alimentazione della mia stufa.



Non più pellet di legno, ma il nocciolino macinato delle olive che ho portato al frantoio.
Infatti da quest'anno, gli amici del Frantoio Sanminiatese hanno montato una macchina per separare il nocciolino dalla sansa dopo l'estrazione dell'olio dalle olive.




Mentre Antonino faceva la pulizia della stufa, io sono corso al frantoio, ho riempito i due sacchi che mi ero portato del nocciolino che stavano producendo.



Finita la pulizia, il controllo automatico della stufa è stato settato per l'utilizzo del nuovo combustibile. Dopo di che la stufa è stata riaccesa.
Che emozione vedere la fiamma nascere da quelle scagliette.




E funziona che è una meraviglia.
Addio pellet di un legno che spesso neppure riuscivo a scoprire di dove provenisse. E quando lo scoprivo, mi accorgevo che comunque di chilometri ne faceva, e un po' di energia la consumava. Adesso il combustibile viene da pochi chilometri, dal frantoio di paese, dalle olive raccolte a Pierino e nelle colline circostanti.

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