Si apre,
scendendo dall'Appennino Dauno,
verso il Tavoliere,
la vista su di una rada foresta,
come di alberi,
dal fusto eretto, dritto e bianco,
e di rami flessuosi e ruotanti.
Io viaggio,
scendo da nord,
e incontro generatori a vento,
di cui suonano come la foresta,
e acqua all'orizzonte,
da nuvole vaghe.
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