mercoledì 20 novembre 2013
un'emozione senza immagine
Ho pranzato a Gallina, seduto sulla linea immaginaria del 43° parallelo, e mi sono messo subito in viaggio per Arezzo.
Mentre percorro la Cassia verso nord, verso Siena, sul suo tracciato ondulante e sinuoso che segue i crinali dei mammellonati, prima del ponte sull'Orcia, mi guardo attorno.
La strada, e la terra che comincia a coprirsi di verde, del grano già avanzato nella crescita, la trovo bagnata di fresco.
Tutto attorno, il cielo è fatto di nuvole e squarci di sole.
Verso il Monte Cetona si allunga il braccio di un piccolo arcobaleno.
Lo seguo con gli occhi, mentre cerco un punto della strada dove fermarmi, avendo una visuale interessante dell'arcobaleno.
Percorro anche più di un chilometro prima di fermarmi, per scegliere il punto giusto.
La scena mi piace. Le colline che verdeggiano, una strada rettilinea ma mossa, un casolare sul crinale, il Cetona sullo sfondo, sotto ad in cielo azzurro, su cui si allunga ancora l'arcobaleno.
Mi fermo, accosto, prendo la mia macchina fotografica, controllo le impostazioni, inquadro e premo il pulsante dell'otturatore. Ma la macchina non scatta la foto. Controllo se è accesa, e vedo che il selettore è su ON, quindi riprovo, ma niente.
Controllo la carica della batteria, e la trovo completamente scarica.
E' la prima volta che mi accade da quando ho questa macchina fotografica.
Ecco, quindi, l'immagine che ho raccolto dell'arcobaleno sulle colline della val d'Orcia.
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