sabato 23 novembre 2013

mafie in pentola a San Miniato



Franco La Torre, figlio di Pio La Torre il parlamentare Comunista ucciso dalla mafia nel 1982, a San Miniato come presidente di FLARE, un percorso politico-educativo per la costruzione di un network finalizzato alla cooperazione tra le organizzazioni della società civile nella lotta contro le mafie e le criminalità organizzate transnazionali, quale attivi
tà di "Libera",  è venuto a presentare lo spettacolo di Tiziana Di Masi e Andrea Guolo dal titolo: Mafie in Pentola. Libera Terra, il sapore di una sfida. Teatro civile gastronomico.


L’inchiesta giornalistica condotta da Andrea Guolo (premio Cronista dell’anno 2011) sui terreni confiscati alle mafie e sui prodotti che le cooperative di Libera Terra sono state capaci di ottenere da quei terreni, è stata trasformata da Tiziana Di Masi in uno spettacolo brillante, goloso e coinvolgente per il pubblico, chiamato a degustare quei cibi sul palcoscenico ascoltando le storie che hanno dato origine agli stessi.


"Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie" è nata il 25 marzo 1995 con l'intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia. Attualmente Libera è un coordinamento di oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità. La legge sull'uso sociale dei beni confiscati alle mafie, l'educazione alla legalità democratica, l'impegno contro la corruzione, i campi di formazione antimafia, i progetti sul lavoro e lo sviluppo, le attività antiusura, sono alcuni dei concreti impegni di Libera.


Mafie in pentola. Libera Terra, il sapore di una sfida è il racconto di un viaggio all’interno delle cooperative di Libera dove, sui terreni un tempo in mano alle mafie, è nata una "bella economia" i cui cardini si chiamano agricoltura biologica, qualità, lavoro e rispetto delle leggi.



È uno spettacolo che si fonda sulla speranza e sulla rinascita, perché la terra non smette mai di rigenerarsi, basta concederle la possibilità. Ed ecco che nella Piana di Gioia Tauro, dagli ulivi abbattuti dalla ‘ndrangheta per ricavarne legname e non cederlo alle cooperative, si originano quei polloni che daranno l’olio della speranza; ecco i vigneti bruciati dalla sacra corona unita in Puglia che tornano a fiorire e a regalare un grande vino; ecco in Sicilia l’affermazione di un’agricoltura che rompe il muro delle regole mafiose e versa finalmente i contributi ai lavoratori. Ecco infine le cooperative sorgere anche al nord, in Piemonte come in Lombardia, sempre più stretto nella morsa delle mafie che controllano tutti i suoi traffici.


È uno spettacolo sul gusto e su alcune tra le eccellenze del nostro settore agroalimentare. Con un’interpretazione capace di sfumare dal drammatico al brillante e attraverso il coinvolgimento diretto del pubblico, chiamato sul palco ad assaggiare i prodotti, non “chiude” lo stomaco dello spettatore, bensì stimola la sua “fame” di legalità e di cose buone. Il cibo si fa memoria e occasione di riscatto sociale.



Dai vini, come “I Cento Passi”, alle conserve, i mieli, i legumi e l’olio extravergine, la pasta. Tutti prodotti all’interno di cooperative come la Placido Rizzotto e la Pio La Torre di San Giuseppe Jato (Palermo), Terre di Puglia di Mesagne (Brindisi), Valle del Marro a Gioia Tauro (Reggio Calabria), la cascine Bruno e Carla Caccia a Sen Sebastiano Po e Cascina Arzilla a Volvera (Torino).



Tiziana ci racconta di storie di vino, olio, taralli, friselle, peperoncini, melanzane, legumi, pasta, mozzarelle di bufala, torrone, miele, marmellate, limoncello, che si intrecciano in un crescendo di gusto e di emozione con le parole di chi quei prodotti li ha seminati, coltivati e portati nelle nostre tavole, un intreccio gustoso ed esilarante, che riempie di sapore coscienze e stomachi.


Tiziana chiude lo spettacolo ricordandoci che la lotta contro questo sistema inizia dalle piccole cose, dalla quotidianità. Quando acquistiamo un prodotto qualsiasi, facciamolo scegliendo la qualità e anche quel che rappresenta. Compriamo sempre per scelta, mai per noia o per necessità. Informiamoci, anche così si combattono le mafie. Noi intanto la mafia cerchiamo di metterla in pentola e di chiuderlo quel coperchio per gustarci solo il bello della vita.


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