alba a pierino

alba a pierino

martedì 2 aprile 2013

mercato dei fiori, Viareggio



Arrivo al mercato dei fiori di Viareggio che sono le nove del mattino. Le contrattazioni sono finite da un po', molti sono già andati via, e sono davvero pochi i floricoltori rimasti a caricare quel poco che non sono riusciti a vendere.


Sul mio web-in-tasca leggo che a Viareggio la coltivazione dei fiori è nata nel lontano 1911, importata da un floricoltore di Livorno che era alla ricerca di terreni sabbiosi idonei per la coltivazione dei garofani mediterranei, che qui è stata coltura principe per numerosi decenni.
Cercando ancora trovo che in Versilia i garofani si coltivavano già nel 1906


Fino agli anni '30, i floricoltori erano poco più di una decina, e coltivavano a garofani e crisantemi nelle aree marginali dei loro poderi.
All'epoca il fiore era una coltura tipicamente estiva, in quanto i prodotti trovavano smercio durante la stagione balneare, e proprio nel 1930, come conseguenza dell'aumentato volume della produzione, viene istituito il mercato all'ingrosso dei fiori che aveva luogo nella piazza antistante la Stazione ferroviaria.


Da allora la floricoltura andò sempre di più estendendosi ed affermandosi tanto che nasce l'Associazione Floricoltori della Versilia per l'organizzazione della categoria. Ma con l'inizio del conflitto bellico, a partire dal 1940 la floricoltura decade rapidamente a favore delle necessarie coltivazioni tradizionali, e nel 1944 risulta completamente abbandonata.
Dopo il 1945 la ripresa è rapidissima, e già nel 1947ad opera dei vecchi floricoltori si trovano in coltivazione garofani, gladioli, dalie, lilium, rose, gypsofila, ester, gerbera ed altre. L'attuale mercato dei fiori di Viareggio, ha iniziato la sua attività nel lontano 2 novembre del 1955. La costruzione dell'attuale struttura fu necessaria per rispondere in maniera appropriata al crescente insediamento di aziende floricole avvenuto nel nostro territorio nell'immediato dopo guerra e per razionalizzare le vendite dei prodotti floricoli locali che avvenivano nelle più svariate parti della città, come sotto il loggiato di piazza Cavour o di fronte alla stazione nuova vicino al luogo dove venivano costruiti i carri del Carnevale.


Anche se attualmente il settore produttivo floricolo versiliese, e quello nazionale in generale, stanno attraversando uno dei momenti forse più difficili della loro storia, leggo che la città, ha deciso di scommettere ancora su questo settore, con la costruzione un nuovo mercato dei fiori che sta sorgendo nella periferia sud, vicino alla frazione di Torre del Lago Puccini.


Nessun commento:

Posta un commento