Questo sarà il primo di alcuni post, viste le tante foto, e le tante storie raccolte questo pomeriggio girando per San Miniato mentre si svolgeva la festa degli Aquiloni.
La prima domenica dopo Pasqua, qui a San Miniato, è tradizionalmente dedicata al lancio degli Aquiloni. La festa nasce nel 1968, su idea di Dilvo Lotti. Così, da oltre quarant'anni, sul prato della torre di Federico II, sin dal mattino si levano in volo decine di aquiloni, in gran parte costruiti secondo la vecchia tradizione toscana: canne di fiume essiccate all'aria aperta, spago naturale, colla fatta con acqua e farina, carta oleata o velina o la carte stessa che rivestiva le uova di cioccolato rotte per la Pasqua.
Il vento di nordest che oggi soffiava teso fin dal primo mattino, ha fatto un po' di selezione tra i maestri aquilonari, e qualcuno un po' più improvvisato.
Sull'ora di pranzo si sono levati gli aquiloni più grandi e colorati, e già alle prime ore del pomeriggio il prato della torre era così gremito che aquiloni e corde andavano intrecciandosi spere più.
Dalla sommità della Rocca, nell'aria sufficientemente tenuta pulita dal vento, che teneva ben lontano l'orizzonte, si poteva godere di un panorama eccezionale.
Gli aquiloni hanno continuato a volare fino a pomeriggio inoltrato.
La festa si è conclusa sul Prato del Duomo, con il lancio delle mongolfiere, ma di questo racconterò in un altro post....
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