Con le giornate che si fanno sempre più corte, anche l'alba avanza,
con il sole che sale pian piano, accompagnando le mie discese da Pierino.
Con l'avanzare dell'alba, anche l'umidità della notte di dissolve più tardi.
Avvolge con il suo sottile manto, contorni e cose.
Modifica i rumori, li ovatta, li allontana ancor di più.
Bagna l'erba e le foglie, ne cambia odore e colore.
Lava e ravviva i gialli, i verdi corposi, e comincia a rivelare i primi rossi.
Le prime nebbie, che non sono quelle fitte fitte dell'inverno,
Con l'avanzare dell'alba, anche l'umidità della notte di dissolve più tardi.
Avvolge con il suo sottile manto, contorni e cose.
Modifica i rumori, li ovatta, li allontana ancor di più.
Bagna l'erba e le foglie, ne cambia odore e colore.
Lava e ravviva i gialli, i verdi corposi, e comincia a rivelare i primi rossi.
Le prime nebbie, che non sono quelle fitte fitte dell'inverno,
ma soffici gocce d'acqua che sfuocano i contorni, fondono le immagini,
trasfigurano un vero che più tardi, un sole più caldo e alto svelerà.
In questi attimi, veloci e di transito tra la notte ed il giorno,
come il momento della sorpresa di un saluto inatteso,
si compie una magia, si accenna un arcobaleno.
Come il mago che alzando il suo foulard,
ti abbaglia con un lampo e ti fa apparire davanti agli occhi
un'immagine che va oltre la tua fantasia.
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