Il castello di Duino è un'affascinante dimora storica, arroccato su uno sperone carsico a picco sul mare, con un panorama mozzafiato su tutto il golfo di Trieste.
La sua bellezza è accresciuta dall'atmosfera calda e gioiosa, lontana dalla fredda austerità "mussale", propria di una casa abitata, infatti esso è ancora abitato dai suoi antichi proprietari, i componenti la nobile famiglia dei principi della Torre e Tasso (Thurn und Taxis).
Il grande parco è impreziosito da viali romantici, pieni di statue e reperti archeologici, con terrazze e dagli spalti aperti sul mare.
Una leggenda racconta di una Dama Bianca che fu gettata dal marito malvagio dalle mura di un antico castello. Ma il cielo ebbe pietà di lei e le diede un corpo di roccia prima che si infrangesse sugli scogli. Si dice che la sua anima sia ancora là, in una rupe a picco sulla baia, presso i resti dell'antico maniero di Duino, e che certe notti prenda vita e vaghi senza pace.
In questo castello lo scrittore e poeta Rainer Maria Rilke ideò e iniziò nel 1912 la composizione delle "Elegie duinesi" mentre era in visita dalla principessa Maria della Torre e Tasso. Rilke successivamente dedicò la sua opera alla nobildonna, che fu una dei suoi maggiori sostenitori.
I Thurn und Taxis sono principi tedeschi, un tempo assoggettati al Sacro Romano Impero, che acquistarono un importante ruolo politico ed economico. La dinastia principesca dei Thurn und Taxis è tuttora una nobile ed importante famiglia tedesca, di origine italiana (i Tasso, originari di Cornello in Val Brembana): assunsero già a partire dal 1400 un ruolo fondamentale nella diffusione del sistema postale in Europa e tale funzione perdurò sino a tutto il XVIII secolo.
La contessa Teresa von Thurn-Hofer und Valsassina, ultima discendente diretta dei della Torre di Valsassina signori del castello di Duino presso Trieste, sposò nel 1849 il principe Egon zu Hohenlohe-Waldenburg-Schillingsfürst dal quale ebbe sei figli. La quarta figlia Maria, a sua volta, nel 1875 a Venezia diventò la consorte del principe Alexander Thurn und Taxis, erede di Hugo Maximilian del ramo cadetto Lautschin-Boemia, portando in dote il castello di Duino. Da loro nacque nel 1881 Alexander che ereditò il maniero e, creato primo duca di Castel Duino dal re d'Italia Vittorio Emanuele III, si naturalizzò italiano nel 1923 riassumendo per sé e per i suoi discendenti il cognome di Della Torre e Tasso, duchi di Castel Duino, dove tuttora la famiglia abita.
Un percorso di cui si trovano le indicazioni nel giardino, si addentra in un bunker, costruito nel 1943 per la Kriegsmarine tedesca a difesa della base di Sistiana contro un eventuale sbarco alleato. Sfruttato, poi, come rifugio antiaereo e successivamente dotato di cannone, a fine guerra venne trasformato dall'esercito inglese (1945-1954) in deposito carburante.
Dal 2006 è aperto al pubblico. Grazie a pazienti e delicati lavori di recupero e di restauro conservativo, è stato trasformato in un suggestivo mini-museo con cimeli d'epoca che sono esposti in una grande sala, di ben 400 metri quadrati, scavata a 18 metri di profondità.
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