lunedì 14 ottobre 2013

nel cuore della Svizzera, Stans



Mi infilo nel tunnel del Gottardo, il traforo automobilistico lungo oltre 16 chilometri che unisce la svizzera italiana con il resto della confederazione, che il sole è già dietro le alte montagne.


Giungo a Stans, un piccolo paese che sulla cartina geografica sembra essere il centro esatto della Svizzera, che è già buio.
Il tempo di lasciare la valigia in camera, che sono già fuori, a fare due passi prima di cena.


Il paese è tagliato in due dai binari, a scartamento ridotto, della ferrovia Lucerna-Stans-Engelberg.
La frequenza dei treni, anche a quest'ora, è notevole. Sull'unico binario, durante la passeggiata di poco meno di mezz'ora per le vie del centro, ho contato ben tre treni.



La stazione sembra essere il fulcro di questo piccolo paese. Due grandi tettoie, una ad ogni lato dei binari, sotto le quali sono ricoverate moltissime biciclette. Un piazzale che funge da capolinea per diverse linee di pullman, e poi la palazzina. Illuminatissima, semplice, ordinata e pulita, con i pannelli degli orari, le cartine, le informazioni turistiche ed una macchina automatica per i biglietti.



Arriva una ragazza in bici, saluta, l'amica, si siede, aspetta il treno che arriva in pochi muniti. Con il treno a poche centinaia di metri dalla stazione, si chiude il passaggio a livello. Come il treno si ferma in stazione, il passaggio a livello si apre già.



Salgono i passeggeri, una coppia di ragazzi si saluta, il treno riparte.



Nessun commento:

Posta un commento