Mi infilo nel tunnel del Gottardo, il traforo automobilistico lungo oltre 16 chilometri che unisce la svizzera italiana con il resto della confederazione, che il sole è già dietro le alte montagne.
Giungo a Stans, un piccolo paese che sulla cartina geografica sembra essere il centro esatto della Svizzera, che è già buio.
Il tempo di lasciare la valigia in camera, che sono già fuori, a fare due passi prima di cena.
Il paese è tagliato in due dai binari, a scartamento ridotto, della ferrovia Lucerna-Stans-Engelberg.
La frequenza dei treni, anche a quest'ora, è notevole. Sull'unico binario, durante la passeggiata di poco meno di mezz'ora per le vie del centro, ho contato ben tre treni.
Salgono i passeggeri, una coppia di ragazzi si saluta, il treno riparte.
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