Cielo d'estate, terso, con la Via Lattea che si allunga nel cielo, come una ruga, un'increspatura del manto di stelle che ci sovrasta, che scendono giù, lontane e basse, fino a toccare l'orizzonte indefinito, che si perde tra il cupo del mare ed il cupo della notte.
Eccitati, frementi, a scrutare il cielo in cerca di una stella cadente. Con gli occhi, ciascuno, indirizzati verso una direzione, ciascuno la propria, per effetto di cose, per casualità, per curiosità...
Capita che in un giorno con tanti luoghi e pochi orari, trovo l'occasione per fermarmi a cena, ed ascoltar musica, sulla dune di Capalbio, ospite di amiche in vacanza, e di partecipare a questo gioco.
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