sabato 23 febbraio 2013
la confettura di arance amare
Del pomeriggio di lavoro, svoltosi attorno a Piazza Aranci, a Massa, dello scorso lunedì, oltre alle immagini raccolte qui sul blog, ho raccolto anche qualcos'altro.
Zitto zitto ho preso una busta che avevo in macchina, ne tengo sempre qualcuna, ed ho staccato da qualche albero della pizza, e dintorni, una decina di arance.
Già 5-6 anni fa, sempre a Massa per lavoro, avevo scoperto questi alberi, ed una signora mi spiegò di quelle arance amarissime, immangiabili, ma mi aveva raccontato anche di fantastiche marmellate che lei realizzava con quegli aranci selvatici.
Allora ne raccolsi un po', e provai anch'io a preparare, con quelle arance, una marmellata, seguendo, più o meno, una ricetta che trovai sul web. Mi venne buonissima.
Ieri, nel tardo pomeriggio, appena Agnese ha finito di fare i compiti, ci siamo messi a preparare una confettura con le arance che avevo raccolto lo scorso lunedì.
Preparando ingredienti e materiale, mi sono accorto di avere pochi barattoli di vetro, così sono sceso in paese, e ne ho acquistati un po' all'emporio.
Ho ritrovato, sul web, la ricetta che usai anni addietro.
E come allora l'ho seguita con un po' di approssimazione.
Ho pesato le arance: 2 kg.
Le ho lavate bene, e le ho asciugate.
Dopo averle tagliate a metà, Agnese ne ha tolto il succo con la spremiagrumi, mentre io ho cominciato a tagliare le bucce a piccoli quadretti e filetti.
Agnese ha versato il succo nella pentola e poi ha tolto con il cucchiaio un po' di polpa da alcune bucce che ne presentavano un po' troppa.
Io, impiegandoci quasi un'ora, ho finito di tagliare le bucce e le ho messe nella pentola assieme al succo.
I semi e la polpa separati dalla spremiagrumi, diversamente dalla ricetta che diceva di metterli in un sacchetto di stoffa e farli bolire con il resto, li abbiamo buttai nell'organico.
Finita questa prima fase, abbiamo cenato, e poi abbiamo proseguito con la preparazione della confettura.
Nella pentola, assieme al succo ed alle bucce, ho aggiunto 1,5 kg di zucchero. In pratica tutto quello che avevo.
La ricetta diceva di aggiungerne 3 kg, più 3 litri d'acqua. Ma considerato che la pentola era ormai già colma, io ho aggiunto solo l'acqua necessario per coprire il tutto, più o meno mezzo litro.
Quindi ho messo a bollire il tutto. La potenza dell'elemento del piano cottura, il più piccolo, quello da 800 W, l'ho tenuta per tutto a 6, quella che uso normalmente per la bollitura della pasta.
L'ho fatta bollire, mescolando di tanto in tanto, per circa 3 ore. Durante la bollitura ho lavato ed asciugato i barattoli. Dopo la seconda ora, ogni volta che mescolavo, schiumavo quel poco che si formava lungo i bordi della pentola.
A fine cottura, che era già passata la mezzanotte, con la confettura ancora bollente, ho riempito i barattoli, di varia taglia, che avevo preparato. Appena pieni, li ho chiusi li ho messi, rovesciati, sul tagliere.
Questa mattina, dopo aver assaggiato la confettura su dei biscotti (buonissima!), ho pastorizzato i vasetti.
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