domenica 24 febbraio 2013

domenica di tempo volubile


Domenica dal tempo incerto, variabile, in continuo cambiamento.
Stamani è caduta pioggia, e grossi fiocchi di neve, come grosse patacche di neve fradicia.
Finito di pranzare la casa si è pian piano illuminata, investita dal sole che si era improvvisamente affrancato da dietro le nuvole.


Una luce chiara, vivida, era entrata dai vetri delle finestre, dopo aver inondato la vallata.

Ho guardato fuori. Le pietre, le poltrone senza cuscini, le travi del pergolato, i rami del rosmarino, l'erba bassa del prato del giardino, tutto scintillava. Erano le gocce d'acqua caduta da poco, e che dovevano ancora asciugarsi, sparse ovunque, a riflettere al luce del sole.


Alzo gli occhi al cielo, e lo vedo tagliato in due, nettamente. da una parte azzurro, dall'altra cupo.

Corri! —, ti chiamo.
Vieni a vedere! Il cielo è spaccato in due!

Arrivi, ti prendo per mano, apro la porta, usciamo di qualche passo.
L'aria è fredda, ma stranamente calma, immobile.
Alla nostra sinistra il cielo è azzurro e limpido. Si va sporcando un po' verso il centro, davanti a noi, con delle nuvole pallide e sfilacciate. Difronte ai nostri occhi, attraverso le travi del pergolato, e poi davanti, oltre la collina, coperta da un bosco ravvivato dal sole, maculato di piccole macchie chiare, di foglie secche ancora appese ai rami. E sulla nostra destra, un cielo nero, intenso, di temporale, che sembrava bollire di umori e rumori.


C'è stato il tempo di un sorriso, di una forte stretta di mano, come a sottolineare l'emozione, e poi dentro, al riparo dal freddo, e da gocce d'acqua che già stavano cadendo.

1 commento:

  1. Grazie, di avermi stretto la mano. Là dove hai visto dividersi il cielo, l'arcobaleno nasceva radioso, un ponte tra le due metà del cielo. E, voltandomi, ho notato il tuo sorriso.

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