E' una frase che ho sentito citare spesso ad Ermete Realacci, ambientalista e parlamentare, nelle ultime volta che ho avuto l'occasione di incontrare.
Non l'ha fatto però questa mattina, qui a San Miniato, nella fantastica cornice del Conservatorio di Santa Chiara, dove gli amici Michele Fiaschi e Fabrizio Mandorlini lo hanno invitato a raccontare le storie di alleanza tra imprese e comunità, tra ambiente e nuovi modi di vivere che ha raccolto nel suo ultimo libro, dal titolo "Green Italy". Venticinque storie di "imprese", nel senso di "azioni", che possono essere d'esempio per costruire un paese più desiderabile e più competitivo.
Tra queste, anche "imprese" toscane, e di queste una tutta pisana, quella del Consorzio per la Tutela dell'Olio Toscano IGP, di cui è presidente l'amico Fabrizio Filippi.
Per me è stata anche l'occasione di sbirciare oltre le porte della foresteria, vecchia sede del convitto dell'Istituto Magistrale, prossima sede di corsi e master di specializzazione della Scuola Normale Superiore di Pisa.
Curiosità tra le curiosità, una foto appesa al muro di una delle camere, che ritrae Omero Antonutti, che fa Bonanno nel film "Good Morning Babilonia", dei fratelli Taviani.
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