sabato 25 febbraio 2012

e speriamo che sia femmina


Si avvicina la festa della Donna.
Per l'occasione, anche noi, quelli del Comitato Organizzatore del BuccianoFotoDiarioFestival, abbiamo pensato di dare un nostro particolare contributo per fare di questa festa, un momento di riflessione prima ancora che un'occasione "commerciale".
Utilizzando il nostro spazio 3x6, che da estemporaneo si sta concretizzando sempre più come luogo e momento per mostrare la nostra passione per la fotografia, misurandosi con i temi "di stagione", proporremo il nostro punto di vista "sulla Donna".


Lo spunto, tra gli altri, che ci ha portati ad elaborare questo progetto, è l'iniziativa che stanno realizzando le signore sanminiatesi, nostre amiche, la mostra dei ricami delle sorelle Orgiana che apriranno in Palazzo grifoni, proprio il prossimo 8 marzo.
Il loro intento è quello di contrastare l'idea dilagante della mercificazione del corpo della donna, soprattutto nella pubblicità.
Noi, più semplicemente, abbiamo ideato un progetto dove la donna si mostra per quello che è, e quello che vuole essere.




Abbiamo raccolto nel soggiorno di Casa Braschi, messo gentilmente a disposizione da Anna, quattro generazioni di donne.
Le signore della mostra dei ricami, donna Giuseppina Gazzarrini, una signora che ancora si diverte a ricamare, una giovane insegnante e suonatrice, l'Elena che curiosa nella libreria di casa Braschi, Agnese appena tornata da scuola, le bimbe che giocano con le bambole. Una Wins e Raperonzolo, bambole moderne, dalle storie tenaci ed indipendenti.




L'atmosfera è serena, non convenzionale. La macchina fotografica non intimorisce nessuno.
Nessuna è chiamata a fare espressioni, moine o pose particolari.
Nessuna è chiamata a vestire i panni di nessun'altra se non i propri.
Le signore sul divano parlano, si raccontano storie di ricami, di coperte e corredi, di vita vissuta e da vivere.
Si passa il tempo operosamente, oppure si discute, si scherza tra amiche. Ammiccando per civetteria e piacere personale e reciproco. Un gioco fatto di complice passione, di voglia di sorridere.
Ma il messaggio si amplifica quando i temi si fanno più attuali, anche intergenerazionali. La musica come strumento di affermazione professionale, la passione alla cultura che diventa lavoro. Libri, computer e la disponibilità alla conversazione.
E poi il futuro, messo ogni mattina dentro uno zaino, da riportare a casa, ogni giorno, sempre più pieno.
Pieno di strumenti e conoscenze da usare e confrontare.
Infine, le zanzare, le piccole donne pronte a crescere anche loro.




Dopo un primo allestimento del set, abbiamo cambiato il quadro.
Forse le signore si erano un po' stancate, o semplicemente rilassate.
E' bastato poco, una battuta, e subito le ho infiammate. Si sono mostrate combattive, hanno coalizzato e tirato fuori la grinta che solo le donne sanno tirar fuori.



Finito di far le foto, le signore hanno ripreso a far progetti attorno ai loro ricami, come se nulla fosse accaduto, semplicemente complici della nostra voglia di fare...

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