giovedì 8 settembre 2011

fuochi d'artificio a Castel del Piano


Dopo una lunga giornata trascorsa nei boschi dell'Amiata in cerca di vecchi pozzi geotermici, il caso ha voluto che ci ritrovassimo dentro ad una inattesa serata di festa.
Scegliendo di cenare a Castel del Piano, con l'idea che fosse il centro amiatino con più movimento turistico, abbiamo avuto la fortuna di vivere un frammento di una delle feste popolari più antiche dell'intera Toscana.
Camminando in cerca di un ristorante, abbiamo raggiunto Piazza Garibaldi, gremita di gente.


La strada che gira attorno la piazza è ricoperta di uno spesso strato di terra scura, bagnata, con i segni di cavalli in corsa. Ai lati, balaustre di legno.


Guardo al mio web-in-tasca, e scopro che poche ore prima hanno corso il Palio delle Contrade, in onore della Madonna delle Grazie, che si festeggia oggi, 8 settembre.


Leggo, mentre passeggio per la vicina Piazza Madonna, dove si affaccia la Chiesa della Propositura, che il Palio delle Contrade di Castel del Piano è una competizione che risale addirittura al 1400.
Con gli ultimi studi la data di nascita del Palio delle Contrade di Castel del Piano viene fatta risalire all'adunanza del 14 luglio 1765 della Deputazione della SS. Madonna delle Grazie.
"Fu determinato farsi un Palio di valore circa quindici scudi da giuocarsi alla Corsa dei Cavalli quando potrà riuscire nelle Storte".
Ed infatti il Palio fu corso il 7 luglio 1771 in occasione dell'incoronamento della Santissima Madonna delle Grazie da parte del Granduca di Toscana Leopoldo di Lorena e fu vinto dalla Comunità di Montenero.
Dopo il 1771, le carriere continuarono per tutto l'ottocento e i primi del novecento, svolgendosi all'interno delle varie festività castelpianesi. Mentre nel dopoguerra proseguirono le corse nella storica Piazza Garibaldi, con gare e premi, ma senza Contrade, Comunità e Comuni.
Nel 1967 fu decisa una radicale trasformazione delle corse dei cavalli in Palio delle Contrade, scelte per affinità di territorio e tradizionali divisioni in rioni.

La Piazza dove si corre il Palio è stata costruita nell'ottocento, come espansione del vecchio centro cittadino, ha forma di conchiglia in declivio ad imitazione della celeberrima piazza del Campo di Siena, ed è stata recentemente ristrutturata e rinnovata, presentando al suo interno degli spazi adibiti a prato, il monumento a Garibaldi e tre fontane.





Da via Marconi arriva un gruppo di ragazzi, con tamburi e bandiere rosa e viola.
Seguono, gridando e cantando, il "cencio" appena vinto.


Seduto al ristorante, continuo la consultazione del web.
Su wikipedia leggo che la contrada vincitrice del Palio 2011 è Borgo, il cavallo si chiama Gezabele, ed il fantino Antonio Siri detto Amsicora.
E pensare che la carriera si è disputata poco più di due ore prima.

Continuando a leggere del Palio, trovo il programma, che dice che alle 22,00 ci sono i fuochi d'artificio.
Ecco, mi dico, cosa ci sta facendo tutta quella gente in piazza, che, conversando, dava proprio l'idea di aspettare qualcosa.
Il tempo di ordinare la cena ed usciamo in piazza per vedere i fuochi, che hanno già sparato il primo colpo.









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