Questa sera, all'interno della Libreria della Festa Democratica di San Miniato, che quest'anno è anche Festa Regionale, abbiamo presentato l'anteprima del progetto, che vedrà coinvolti cinque locali pubblici, di vario tipo, del territorio di San Miniato, che a partire dal mese di settembre, ospiteranno a rotazione le opere di cinque autori.
Tra i cinque autori che hanno realizzato ciascuno un proprio "trittico" ci sono anch'io. Gli altri sono Elisabetta Arcidiacono Costagli, che ha collaborato con me nella fondazione del Comitato, e Fabio Giuantini, FilippoGiantini e Fabio Frangini, tre ragazzi che hanno partecipato al Nostro corso di fotografia.
Il progetto di Bucciano Itinerante, è la conclusione del percorso intrapreso nel novembre scorso, con lo svolgimento di un primo corso base di fotografia, di costruzione di un nuovo modo di approcciarsi all’arte della fotografia.
Un percorso che, attraverso il superamento del concetto del circolo fotografico, ha come obiettivo la creazione di una rete di “amicizie” che arrivi a porsi come una struttura di servizi in grado di aiutare coloro che abbiano voglia di esprimere se stessi attraverso la fotografia.
Nel marzo e nel maggio di quest’anno si sono svolti altri due corsi, che hanno affrontato temi più specifici, che hanno consentito ai frequentatori, di sviluppare e mettere in pratica quanto appreso nel primo corso, cioè utilizzare l’apparecchio fotografico in un modo più personale.
Durante il secondo corso sono state effettuate due uscite fotografiche, che hanno permesso ai corsisti di cimentarsi con una serie di soggetti. Nel terzo corso sono stati affrontati gli aspetti legati alla post-produzione ed alal stampa fotografica.
Al tempo stesso, il Nostro comitato ha organizzato, in maggio per la Festa degli Aquiloni ed in giugno per La Luna è Azzurra, due estemperonee di fotografia immediata. Un piccolo concorso a premi, dove i partecipanti presentavano le foto appena scatate durante le manifestazioni stesse, con l’assegnazione dei premi a chiusura della giornata.
Alcuni degli autori che espongno qui, sono coloro che hanno compiuto tutto questo percorso, e nel giro di pochi mesi hanno avuto modo, e la capacità di produrre una propria “collezione”.
Nel prossimo autunno ripartiremo su questo percorso, con un nuovo corso base di fotografia, con l’auspicio di arrivare alla prossima estate con altri ragazzi che si saranno avvicinati all’arte fotografica , tanto da allargare il numero degli autori che si cimenteranno nel prossimo “Bucciano Itinerante, 0.1”
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l'attesa per la partenza è già viaggio.
attesa condivisa
Siamo ciò che siamo, ed abbiamo sogni e segreti complessi, eppure continuiamo a fare i conti con noi stessi. Ci sentiamo messi a dura prova da una vita che spesso ci ha illuso. Troppe volte abbiamo incontrato persone che sebravano aver già deciso cosa sia giusto, e dicevano di sapere cosa è l’opposto, la cosa sbagliata. E adesso quelle persone si vedono camminare col sorriso, fisso sulle loro labbra, sul loro volto. E allora ti accorgi che spesso è più facile indossare una maschera, così facile da arrivare ad ingannare se stessi.
dejeuner in biglietteria
Così appare del tutto inutile anche il pianto di chi si è perso, come appare del tutto inutile il sorriso di chi sente di aver vinto, di chi sente di essere arrivato. Come se il momento di pagare il conto è solo il momento del tramonto di un giorno di festa. Come se le somme si devono tirare solo quando ci sentiamo vincitori, ci sentiamo di essere arrivati. Così, se non arriva la soddisfazione per la meta raggiunta, è come se mancasse la risposta al motivo che ci ha fatto partire, tanto che certe volte sembra tutto da rifare, e certi giorni per trovare un senso c’è da impazzire.
Quando crediamo nei sogni che abbiamo, chissà perché, pensiamo che il destino ci vorrebbe in ginocchio, che non vuol darci la meta che cerchiamo. Ci convinciamo che l’importante è il non arrendersi, il continuare a lottare, il continuare ad inseguire la cosa in cui crediamo. E pensiamo che ci sarà sempre qualcosa che ci renderà più forti di quel che siamo.
Noi ci ostiniamo, convinti di aver scelto la strada giusta, e tanto questa si presenta dura, tanto più ci convinciamo che è qualle giusta. E ad ogni singola sconfitta il pensiero va spesso ad una preghiera, prima ancora che al chiedersi cosa potevamo fare di diverso.
ultimi preparativi
Già, se, vagando nel labirinto dei giorni e degli eventi, ti accorgi di esserti perso, di aver preso una strada che va in una direzione diversa da quella che porta alla meta che ti eri prefisso, lascia perdere il rancore verso il destino, lascia stare le preghiere, non bruciare il tempo nell’attesa di improbabili cambi di vento. Basta rimettersi in gioco, tornare indietro quel tento che basta per incrociare una nuova strada.
Non esiste un viaggio senza ritorno, e l’attesa per la partenza, è già viaggio.
Le foto della collezione sono state realizzate nella stazione Santa Maria Novella di Firenze, in attesa di un treno per Roma, il mattino del 20 ottobre dello scorso anno.
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